11:02:44 MADDALONI. Sindaco De Filippo, lei riparte da un consenso straordinario, segno che, in questo anno di commissariamento il rapporto con gli elettori, di fatto non si è mai interrotto...
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«Riparto da un consenso importantissimo che mi lusinga chiaramente, ma che, ovviamente, mi responsabilizza ulteriormente. E’ mia intenzione utilizzare la grande legittimazione popolare che mi deriva dal consenso per decidere. Questa è una città dove si è parlato tanto, ma dove di scelte se ne sono fatte davvero poche... Questa cosa ha determinato l’attuale situazione di difficoltà di Maddaloni».
Nel mese in cui ha guidato la città un anno fa ha avviato una serie di progetti. A distanza di un anno cosa resta di quel lavoro e, soprattutto, pensa che si possa parlare di un miglioramento o di un peggioramento per il Comune di Maddaloni dopo 365 giorni?
«Posso affermare, purtroppo che quello appena trascorso per Maddaloni deve considerarsi un anno perso... Alla già difficile situazione in cui si trovava il Comune devono essere aggiunte scelte cervellotiche che, certamente, non hanno aiutato la città. Penso ai provvedimenti che sono stati adottati nell’organizzazione del personale che non hanno fatto altro che complicare le cose, e credetemi, non ce n’era affatto bisogno... ».
Ha sempre detto che avrebbe assunto nuovi vigili urbani per rimpinguare l’organico del corpo. Come pensa di fare per mantenere questo impegno?
«Oggi il Comune di Maddaloni ha centoventicinque dipendenti in servizio di cui ventitre vigili urbani. Molti di questi vigili sono inabili al servizio in strada. Nel giro di tre anni il personale del Comune scenderà al di sotto delle cento unità perché una trentina di persone andranno in pensione. L’assunzione di nuovo personale non è una volontà politica, ma una necessità inderogabile per la città. Il fatto che ci sia il dissesto non significa che non si possa assumere».
«E’ necessario chiedere il permesso... Se si fossero fatte meno chiacchiere, probabilmente, il problema sarebbe già stato risolto».
Una delle grandi emergenze con le quali dovrà fare i conti è quella che riguarda il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti che, al netto delle inchieste giudiziarie, non funziona.
«Per far funzionare il servizio, innanzitutto è indispensabile chiedere il rispetto del capitolato d’appalto. E’ nostra intenzione, chiaramente, farlo, andando a verificare tutti i servizi che la città di Maddaloni deve avere, ma è anche necessario che i cittadini dimostrino un maggior senso civico. Non è possibile che si gettano rifiuti senza regole, non è possibile che, in alcune zone, non c’è neanche il tempo di rimuovere ingombranti che già ne vengono gettati altri... Questo non va bene... Il Comune di Maddaloni avvierà un’azione di repressione forte rispetto a questo fenomeno. Non faremo sconti a nessuno, mano pesante contro i trasgressori».
Oltre a quello dei parcheggi, a quale altro grande appalto lavorerete nel breve periodo?
«Grande appalto? Per farli ci sarebbe bisogno di risorse di cui oggi il Comune di Maddaloni non dispone... Noi, in questa fase, siamo impegnati a garantire i servizi e a ripristinare una condizione di normalità per la città».
Interni o esterni? Ha già deciso che tipo di criterio utilizzerà nella formazione della giunta?
«Non esiste un criterio di questa natura... Cercheremo di costruire una squadra che sia rappresentativa di tutte le forze che hanno contribuito alla vittoria. La caratteristica che deve accomunare tutti gli assessori è la voglia di lavorare. Ciascuno deve dedicare al Comune lo stesso tempo e lo stesso impegno che dedico io. Se mi dovessi accorgere che ciò non avviene, l’assessore sarebbe revocato dopo quindici giorni».
Terrà per se qualche delega?
«Quella ai vigili urbani. Anche in considerazione della mia storia amministrativa negli anni 80 e 90, ritengo che questa sia una mia prerogativa. Le deleghe operative come il bilancio o i rifiuti, invece, saranno assegnate agli assessori. Non riesco a capire come abbia fatto la De Lucia a tenerle per se... ».
Il Puc?
«Abbiamo parlato con Bernasconi per capire quanto sia stato fatto sino a questo momento. Vogliamo approvare il Puc entro la fine dell’anno. A stretto giro avvieremo le consultazioni con tutte le associazioni e le parti sociali per valutare il lavoro e per apportare le dovute correzioni. La campagna elettorale ha detto che c’è una volontà univoca di tutte le forze rispetto al Puc: no a nuova edificazione, sì ad un’armonizzazione della città. Con il contributo di tutti, ritengo che daremo alla città uno strumento adeguato».
Cosa si sente di dire ai maddalonesi?
«Di avere pazienza. Il fatto che siano ripartiti dei servizi non li deve portare a chiederci tutto e subito. La situazione è complicata e noi ce la metteremo tutta per far tornare Maddaloni ad essere una città competitiva. Ma, anche loro, ci devono dare una mano assumendo un comportamento corretto e rispettoso delle regole, altrimenti, come ho detto prima, non faremo sconti a nessuno: saremo intransigenti nell’interesse della città».
