12:03:17 Prosegue il braccio di ferro a distanza tra il presidente dell’Asi Raffaella Pignetti e il componente dell’assemblea Salvatore Davidde.

Alla querelle giudiziaria legata alla presenza all’interno dell’organismo di gestione del politiche mondragonese, la parola fine dovrebbe essere messa dall’udienza del 20 ottobre prossimo, se n’è aperta una tutta personale tra la presidente e Davidde. Quest’ultimo, infatti, ha querelato la Pignetti per calunnia dopo che la stessa lo aveva denunciato per un presunto comportamento scorretto tenuto in occasione di una seduta dell’assemblea dell’Asi. Ma, veniamo ai fatti: secondo la Pignetti, Davidde in occasione del consiglio generale dell’Asi del 26 giugno 2017 avrebbe tenuto comportamenti scorretti che avrebbero turbato lo svolgimento dei lavori. L’architetto aversano, contestualmente, ha provveduto a sporgere denuncia contro Davidde per far sanzionare i comportamenti assunti. Va ricordato che, indipendentemente dai toni accesi del mondragonese, i lavori del consiglio si sono svolti regolarmente come risulta dagli atti. Tale circostanza, viene confutata dallo stesso magistrato Damiano che fa richiesta di archiviazione della denuncia perché ritiene non rilevanti ai fini penali i comportamenti di Davidde tanto che i lavori dell’assemblea si sono svolti senza intoppi. Al pronunciamento del magistrato ha fatto seguito un’istanza di opposizione della Pignetti che, però, in sede di udienza ha poi rinunciato a tale diritto consentendo che il procedimento fosse archiviato. Tale tipo di condotta, però, è stata considerata lesiva dell’immagine di Davidde che, tramite l’avvocato Renato Labriola, ha presentato un’articolata denuncia. In particolare, il professionista casertano sottolinea come Pignetti abbia sporto denuncia nonostante fosse a conoscente dei fatti legati allo svolgimento dell’assemblea e che, quindi, sapesse che nel corso della stessa, Davidde non ha commesso alcun reato.