MADDALONI. Paolo Schiavone, un nome ed un cognome che, negli ultimi tempi, hanno spopolato nei rotocalchi televisivi sportivi nazionali. Come ha preso quest'ondata di improvvisa notorietà?

 

«Da quando sono tornato da Montecarlo, dove si è svolta la trattativa, ho ricevuto decine di telefonate da amici e conoscenti che mi hanno dimostrato affetto e stima. Credo che cose del genere facciano sempre piacere».

Un maddalonese al tavolo con dirigenti di squadre calcistiche di rilevanza internazionale. Come le è nata l'idea di fare il procuratore?

«Sono già parecchi anni che lavoro per la realizzazione di questo sogno. Negli ultimi quattro anni ho giocato in Belgio nella terza divisione e, tra l'altro, l'anno scorso abbiamo sfiorato la promozione perdendo nella finale dei play off. In questo lungo periodo ho preso contatti con giocatori importanti e dirigenti ed ho gettato le basi per poter intraprendere la carriera di manager (agente FIFA)».

Kondongbia all'Inter è l'affare che ha destato maggior scalpore in questa sessione di calciomercato. Come è riuscito a partire con un calciatore di tale caratura?

«Negli anni trascorsi in Belgio ho avuto la fortuna di conoscere persone con le quali sono nati rapporti di grande amicizia. Anche grazie a questo sono riuscito a fare da mediatore per questa trattativa».

A quanto pare al calciatore erano interessate parecchie squadre sia italiane che estere. Ci conferma la notizia? Come mai la scelta dell'Inter?

«Si, al calciatore erano interessate sia squadre italiane che squadre estere. Tuttavia Geoffrey sin dall'inizio ha scelto l'Inter avendone letteralmente sposato il progetto».

Ha in programma altri colpi per questa sessione di calciomercato?

«Ho alcune trattative in corso e non è detto che non avrete ulteriori sorprese prima della chiusura della sessione di mercato».

La domanda sorge spontanea: nel giro di qualche anno potremmo accostare il suo nome a quello di agenti del calibro Mino Raiola?

«Magari. Per ora solo un'utopia. Di sicuro continuerò a lavorare con passione, entusiasmo ed umiltà».

Giuseppe Santonastaso