18:10:45 ARIENZO. Si è tenuto ieri mattina presso la casa circondariale di Arienzo, diretta dalla direttrice Dott.ssa Casaburo Mariarosaria, un incontro sulla legalità introdotto e moderato dalla giornalista Emanuela Belcuore.

Vi hanno preso parte Francesca Beneduce, criminologa già Presidente Commissione Pari Opportunità della Regione Campania; Davide Guida, sindaco di Arienzo e Luigi Di Cicco coautore di Gramigna e produttore dell’omonimo film.

A sorpresa si è unito ai lavori il deputato Antonio del Monaco Componente della IV commissione permanente della Camera dei Deputati -Difesa e Sicurezza–  la cui presenza è stata particolarmente gradita ai detenuti che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con “un pezzo dello Stato” come loro stessi lo hanno definito, ha sottolineato un ‘interessamento attivo alle problematiche carcerarie che non possono prescindere dalla cultura del rispetto, principalmente verso se stessi.

Il sindaco Guida, che da più di due anni vanta una collaborazione attiva con la struttura detentiva attraverso l’impiego dei detenuti in lavori socialmente utili alla comunità di Arienzo, ha annunciato che a breve si implementerà la collaborazione mediante l’ausilio presso il Comune di un bibliotecario proveniente dalla struttura circondariale.

Una platea attenta ed interessata ha seguito l’incontro, che ha spaziato dalle teorie criminologiche dell’associazione differenziale, al pregiudizio, al dubbio temi approfonditi dalla Dott.sa Beneduce che aggiunge- “E’ fondamentale codificare e capire le storie, le tante storie di vita difficile rinchiuse in queste mura. La storia di Luigi offrire all’attenzione dei tanti lettori un messaggio rassicurante a testimonianza che un’alternativa c’è sempre. Importante il dialogo che è possibile quando nessuno crede che la propria verità renda menzogna quella dell’altro.

Gramigna si presta a tante teorie criminologiche che qui trovano un’applicazione pratica. Quella di Luigi è una devianza positiva, che si è formata non tanto e non solo nell’aver incontrato persone sbagliate, ma anche e soprattutto dall’aver incontrato le persone giuste. Ruolo centrale in questa Ri-nascita è affidato alla sua mamma.

C’è sempre una scelta, un’alternativa. Criminali non si nasce, ma si diventa, se si impara a preferire i comportamenti criminali e a comportarsi da criminali. E’ una storia che vince il pregiudizio”. Anche Luigi Di Cicco, anima della giornata, ha sottolineato quanto per lui valga la Libertà “che mi sono cucito addosso”, parole come “le lame che mi hanno attraversato” denotano lo stesso dolore che attraversa gli occhi dei detenuti che ci stanno di fronte.

“Avere l’impressione della normalità, - aggiunge Di Cicco - grazie alla nascita di un figlio, per trasmettergli i principi ed i valori che mi hanno sostenuto anche quando ho temuto di perderli”. Luigi ha donato una copia autografata del suo libro alla biblioteca del carcere ma questo non è stato l’unico dono di oggi. Ad allietare gli ospiti della struttura un altro omaggio, il famoso “Fiocco di Neve” fatti pervenire da Ciro Poppella ideatore anche del dolce Gramigna “voce di speranza”.