I carabinieri del Noe di Caserta, in collaborazione con l’Arpac, hanno proceduto ad una serie di verifiche ed ispezioni sulla corretta gestione dei rifiuti nelle strutture sanitarie pubbliche della provincia, che hanno consentito di accertare svariati illeciti penali, segnalati all’autorità giudiziaria competente e di formulare le previste prescrizioni affinché le violazioni vengano sanate.
Presso l’ospedale ‘Moscati’ di Aversa è stato accertato lo scarico, non autorizzato, di acque reflue provenienti dai reparti e dai laboratori d’analisi, direttamente nella rete fognaria e non trattate poiché il relativo depuratore, pur esistente, risulta da anni non funzionante e versa in completo stato di abbandono. Pure privo di autorizzazione per l’emissione in atmosfera è risultato l’impianto termico. E’ stata accertata la presenza, in un locale peraltro carente dal punto di vista igienico-sanitario, di rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, privi delle previste indicazioni di provenienza (cioè del reparto in cui il rifiuto è stato prodotto) ed in quantità superiore ai limiti. Infine, si è accertata la presenza di rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo frammisti ai rifiuti solidi urbani. Anche presso l’ospedale di Marcianise è stato accertato lo scarico, non autorizzato, di acque reflue provenienti dai reparti e dai laboratori d’analisi, direttamente nella rete fognaria così come l’esistenza di impianto termico non autorizzato all’emissione di gas in atmosfera. Inoltre, è stata accertata la presenza di rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, privi delle previste indicazioni di provenienza.