15:19:00 MADDALONI. La campagna elettorale è ormai agli sgoccioli ed è, perciò, già possibile tirare le somme di questa ennesima esperienza.

Se da un lato è sotto gli occhi di tutti il livello desolante della nostra politica, dall’altro è registrabile un comune sentimento di disapprovazione della gente per spot elettorali fini a se stessi, scontri, imbeccate e promesse da marinaio. Per riequilibrare una campagna basata su chi millanta più credito, occorrerebbe, ad esempio, dati alla mano, giustificare le spese previste per certe surreali operazioni.

I maddalonesi ritengono che la situazione in cui viviamo sia così compromessa, che sarà già un miracolo ripristinare l’ordinario ed inoltre sono convinti che un ridicolo teatrino da capponi manzoniani non porti da nessuna parte.

L’elenco delle nostre difficoltà è sempre lo stesso, inutile ripeterlo ogni volta, la cosa potrebbe risultare noiosa: le buche sono sempre lì, così come il problema spazzatura, traffico e avanti di questo passo. La gravità e specificità della situazione locale esigono, quindi, un governo condiviso che punti a creare le condizioni per un cambio di rotta, al di là delle faide. Gli elettori, però, assistono per l’ennesima volta, ad altri scenari.

Le tante persone con cui ho avuto modo di parlare mi hanno palesato il loro fastidio nei confronti di una politica sterile, fumosa ed inconsistente e mi hanno espresso chiaramente l’esigenza, nell’immediato, di un ripristino della normalità e, in un secondo momento, di una ripresa che si fondi su un programma di ampio respiro.

La nostra coalizione è avulsa dalle logiche di sempre, quelle della bieca spartizione del potere. Andrea De Filippo ha avuto modo di dichiararlo anche di recente: a nessuna delle forze che lo sostengono ha promesso nulla e, se dovesse accorgersi, una volta diventato sindaco, che il contesto è tale da “imbrigliarlo” e costringerlo a compromessi, si dimetterebbe immediatamente. D’altra parte la ricattabilità di un sindaco, questo è chiaro a tutti, dipende dalla sua capacità di leadership e dalla necessità di andare avanti a tutti i costi, ma né De Filippo, né io, come è noto a tutti, dobbiamo vivere di politica o utilizzare la politica per tutelare interessi personali.

Quello che ho avvertito in maniera palmare in queste settimane è che la gente vuole un sindaco che senta il dovere di una cittadinanza coscienziosa, partecipe, dedita all'interesse generale e, soprattutto, che conosca le problematiche e non neghi la loro complessità. Un sindaco autorevole, competente e pragmatico.

La mia candidatura a consigliere comunale nella lista Maddaloni nel Cuore nasce dalla convinzione che Andrea De Filippo ha le qualità giuste per riportare la città ai fasti del passato e dalla certezza che gli elettori sanno che non tradirà la loro fiducia, come già ha avuto modo di dimostrare a luglio scorso. Con una squadra di governo forte e capace potrà portare avanti un progetto fondato su una visione prospettica, slegata dalla quotidianità, dagli interessi di parte e dai limiti temporali del mandato elettivo, grazie alla quale pianificare interventi con azioni globali e organiche basate sul medio e lungo periodo.

Il nostro intento è anche quello di fare in modo che venga superata la grave crisi di legittimazione, fiducia ed etica che attraversa la politica nella nostra città, mostrandoci all’altezza delle aspettative di chi ci darà credito e ci affiderà il governo dell’ente.

Intendo dare il mio contributo alla rinascita, utilizzando le competenze acquisite anche grazie alla mia professione e penso che la stima di cui godo da parte del candidato a sindaco, con cui collaboro da anni, non vada tradita e, soprattutto, non vada tradita la fiducia di coloro che mi voteranno.

Caterina Ventrone

Maddaloni nel Cuore