CASAPULLA. Nuovo appuntamento con la rassegna ‘Incontri d’Autore’, organizzata dalla Pro loco di Casapulla, col patrocinio del Comune diretto dal sindaco Michele Sarogni. Martedì 29 settembre, a partire dalle 18.30, Emilia Sarogni presenta ‘L’Italia e la donna. La vita di Salvatore Morelli’. L’incontro, moderato da Maria Carmen Masi, si terrà nella sala consiliare ‘Vescovo Michele Natale’ di piazza Municipio.
Ecco alcuni passaggi della biografia dell’illustre personaggio che martedì prossimo giungerà a Casapulla. Emilia Sarogni, dopo un brillante corso di studi universitario, vince il concorso per la carriera direttiva del Senato della Repubblica nel 1967. E’ stata la prima donna a ricoprire la carica di direttore, sostenendo per molti anni la responsabilità del Servizio Internazionale. È stata insignita per la carriera di quattro onorificenze della Repubblica Italiana sino a Grande Ufficiale. È consigliere parlamentare dal 1976. Lasciato il Senato, svolge attività di scrittrice, saggista e conferenziera, in Italia e all'estero, su temi relativi all'Unione europea e alla storia della donna italiana.
‘L’Italia e la donna. La vita di Salvatore Morelli’, che sarà presentato a Casapulla è una biografia scritta da Emilia Sarogni del patriota e politico italiano. L’autrice ha ricevuto per questo libro la cittadinanza onoraria di Carovigno in provincia di Brindisi, città natale di Salvatore Morelli, che per primo chiese in Parlamento a Firenze, nel 1867, la parità di diritti per le donne italiane e dedicò tutta la sua vita all’emancipazione femminile. Negli anni 1874-1875, Morelli propose un nuovo diritto di famiglia, con cento anni di anticipo rispetto a quello approvato solo nel 1975, che prevedeva l’eguaglianza dei coniugi nel matrimonio, ma anche il doppio cognome, i diritti dei figli illegittimi e il divorzio. Nel 1875 presentò, con un apposito disegno di legge, la richiesta del diritto di voto per le donne. Nessuna di queste leggi venne presa in considerazione, però, nel 1877 il Parlamento italiano approvò il suo progetto di legge, (legge Morelli numero 4176 del 9 dicembre 1877), per riconoscere alle donne il diritto di essere testimoni negli atti normativi dal Codice civile, come i testamenti, importante progresso per i risvolti economici e per l’affermazione del principio di capacità giuridica delle donne. Grazie al suo impegno, inoltre, le ragazze furono ammesse a frequentare i primi due anni del Ginnasio. Morelli propose un’istruzione moderna, gratuita e obbligatoria per tutti, tutelò i deboli e lottò contro la pena di morte.
