15:45:00 Cosa spinge gli architetti della provincia di Caserta a promuovere una serie di riflessioni sull’Architettura, nonostante le tante difficoltà che rendono la loro professione insostenibile? Senza dubbio questa domanda trova risposta concreta nell’entusiasmo: uno stato d’animo condiviso tra coloro che dimostrano di avere ancora propensione alla creatività, all’intraprendenza e alla lungimiranza. Con questo spirito positivo, il “MANIFESTO_l’Architettura in 10 punti” - documento già presentato a Caserta, il 15 Gennaio del 2015 - giunge alla sua prima verifica generale con una nuova pubblicazione: “MANIFESTO-PERCORSI”. Pubblicazione, questa, curata dalla Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Caserta e recentemente presentata alla Stampa come testimonianza di un impegno culturale,

apprezzato e seguito anche esternamente allo stesso Ordine. All’interno del volume (192 pagg., edito come Numero Speciale 2017 della rivista MÈTE) sono stati raccolti alcuni interventi che hanno caratterizzato i vari momenti di confronto con gli ordini e le istituzioni nazionali in cui è stato divulgato il Manifesto. PERCORSI rappresenta una sorta di diario di viaggio 2015-2017, intrapreso per far conoscere il documento, aprendo il dialogo alle diverse realtà territoriali. La prefazione è stata affidata alla penna del sociologo Domenico De Masi, il quale ha incoraggiato il dibattito acceso dai nostri architetti, invitandoli a non fermarsi, essendo ormai i dieci punti oltre che “fissi e luminosi”, assolutamente non più ritrattabili. Nonostante Caserta rappresenti una realtà che non offre un tessuto architettonico omogeneo qualitativo, salvo le eccezioni di carattere storico e di eccellenza, sorprende la convinta decisione di portare avanti un’iniziativa a favore dell’Architettura che non esaurisce i suoi temi, anzi, al contrario, li coltiva e, nello stesso tempo, condivide pensieri e obiettivi senza apporre limiti né ideologici né territoriali. Il documento dell’Ordine degli Architetti di Caserta, ribattezzato in conferenza stampa come “Manifesto di Caserta”, già dalla sua prima stesura è stato proposto come strumento di discussione comune: un crogiuolo di tematiche per l’architettura aperto a chiunque ne volesse trarre una riflessione, indipendentemente dai contesti ambientali o culturali in cui viene reso protagonista. In questa particolare risorsa Caserta intravede una forte occasione di riscatto culturale, ma anche un’auspicabile possibilità di ripresa morale; una rinascita dal degrado che si vorrebbe finalmente vedere attuata, oltre ogni promessa, contro ogni previsione avversa. La speranza di una rivalutata qualità architettonica dei nostri spazi, delle nostre città, da adesso si potrà trasformare in una grande sfida. Non sarà più solo un dovere per gli architetti rispondere professionalmente ai dieci punti e alle successive riflessioni sui “percorsi” del Manifesto, ma in modo ancora più diretto toccherà anche alle parti sociali, istituzioni pubbliche e private, onorare l’impegno e la disponibilità ad assecondare la ricerca del cambiamento. Per quanto tutto ciò possa avverarsi in futuro, soprattutto in termini di rilancio dell’Architettura nel nostro territorio, siamo comunque certi che la traccia lasciata da questa esperienza condivisa rimarrà un segno indelebile.

Architetto Alfredo Panarella