CAPUA. Consigliere Minoja, il sindaco Antropoli ha già lanciato Giuseppe Chillemi come suo successore. Il suo gruppo ha deciso chi contrapporre all’avvocato?
«No. In questo momento, noi siamo impegnati a costruire un cartello alternativo, anche di salute pubblica, che affasci tutte quelle forze che sono contro l’operato di questa maggioranza. Ci interessa mettere in campo un metodo nuovo, non proseguire in continuità con gli errori del passato così come è successo con la designazione di Chillemi. Oggi è indispensabile fissare un programma fatto di pochi punti, ma, chiari e realizzabili».
Nel vostro ragionamento di coalizione c’è anche il Partito democratico?
«Sicuramente. L’obiettivo è quello di tenere assieme sotto un programma condiviso tutte le forze che oggi si trovano all’opposizione dell’amministrazione Antropoli. Il consigliere Gucchierato, unico eletto nel centrosinistra, ha condotto la sua attività di opposizione sempre in maniera coerente e puntuale. Al di la dei nomi che si leggono in giro, oggi, stiamo pensando solo a costruire un cartello che possa cercare di rilanciare Capua».
Lei ha percorso un sentiero inusuale in politica, dalla maggioranza è passato all’opposizione quando di solito i movimenti avvengono nel verso contrario...
«Siamo stati eletti in maggioranza presentando un programma elettorale che è stato totalmente disatteso. Avevo una delega importante, ma, ho preferito rinunciare alla poltrona, così come hanno fatto altri colleghi come il consigliere Frattasi, pur di cercare di rompere con quello schema politico che ha concentrato tutti i poteri nelle mani di una sola forza politica. Il consigliere Frattasi, sul bilancio, ha dato diverse indicazioni al sindaco. Il risultato è stato che la sua delega è stata assegnata a Marco Ricci... ».
Proprio sul bilancio avete organizzato un appuntamento importante in piazza...
«Sì, il 3 ottobre leggeremo la relazione del ministero per cominciare la nostra operazione verità e trasparenza. La città è giusto che sappia chi sono i responsabili senza mistificazioni e artefazioni. Dopo dieci anni di amministrazione, non è possibile attribure ad altri le responsabilità della situazione in cui è piombata Capua. Noi vogliamo addossarci anche la nostra dose di colpe che, comunque, sicuramente, sono inferiori rispetto a quelle che ha l’esecutivo Antropoli».
