17:38:27 ARIENZO. E' una calma sottile che preoccupa e non poco il sindaco Davide Guida chiamato all'esame più difficile da quando è in politica e da quando è amministratore del suo paese.

Se, infatti, da un lato sembra aver convinto il vicesindaco Vincenzo Crisci ad un ritorno di fiamma, dall'altro ha da sciogliere nodi difficili come il Pd e Gioconda Lettieri. Quest'ultima non sa cosa fare e pare probabile una sua resa dopo i dissidi col sindaco per la poca considerazione che Guida ha sempre avuto da lei, coccolata politicamente in campagna elettorale poi mai presa in considerazione; il Pd, è fermo sulla sua posizione e vuole garanzie molto precise: autonomia e coinvolgimento che evidentemente non ci sono mai state in questi anni. Nell'ultima riunione di oggi, il sindaco ha ammesso di voler venire incontro alle forze politiche in questione per garantirsi il continuo del suo regno.

Ma dalle chiacchiere si deve passare ai fatti, chiari sono stati gli amministratori del paese dissidenti.  Nessuno alle attuali condizioni vuole entrare in Giunta (per Crisci sarebbe un ritorno), tranne Maria Antonietta Cimmino e Mercedes Crisci, in pole position per entrare a far parte della nuova Giunta. Il sindaco però nutre una paura:  il venir meno di una determinata consistenza politica con l'entrata di Cimmino e Crisci che rispetto a gente come Zimbardi e Vincenzo Crisci o anche un membro dell'Uga, hanno sicuramente meno esperienza e spessore. L'Uga, infatti, ha deciso di rifiutare l'assessorato che però aveva chiesto qualche settimana fa: la motivazione è il non voler sembrare opportunisti, ma ha tutti caratteri di un dispetto vero e proprio al sindaco Guida. Chiamatelo anche un modo 'celato' di Vincenzo Crisci, ex vicesindaco, di dare una piccola lezione al sindaco Guida. Sostanzialmente l'esperienza di 'Arienzoètua' in quanto tale è finita, resta da salvare il 'salvabile' con le ultime cartucce di un governo amministrativo che ha perso buona parte della propria identità.

Alfredo Marotta