13:48:06 Accordo chiuso tra centrodestra e centrosinistra per il nuovo consiglio d’amministrazione del consorzio idrico, anche se immediatamente dopo l’assemblea per la ridefinizione delle quote resosi necessario con l’uscita della Provincia, qualcosa è andato storto. Ma, riavvolgiamo il nastro delle ultime 72 ore.
In un primo momento sembrava che dovesse essere solo il centrosinistra a gestire la partita del rinnovo di un ente che ha la stessa guida dal lontano 2006. Nel giorno di Pasquetta, poi, nel ragionamento costruito intorno al presidente uscente Pasquale Di Biasio che ha incassato la benedizione di Gennaro Oliviero per andare avanti, le cose sono cambiate con l’apertura al presidente della Provincia Giorgio Magliocca e al consigliere regionale di Fi Massimo Grimaldi. Entrambi hanno deciso di puntare su Raffaele Palmieri, vicepresidente in carica e da sempre vicino a Grimaldi sin dai tempi del Nuovo Psi. Il suo nome è stato inserito nella lista presentata questa mattina che sarà votato il 12 aprile, assieme a quello di Vitaliano Ferrara di Sparanise voluto da Giovanni Zannini, Pietro Crispino di Marcianise, indicato dal sindaco Antonello Velardi, Domenico Iovinella di Orta di Atella, scelto da Stefano Graziano. Al termine dell’assemblea in cui è stata individuata la platea degli elettori che dovranno votare il nuovo cda, cioè i comuni di Caiazzo, Carinaro, Casapesenna, Castel Campagnano, Ciorlano, Conca della Campania, Falciano del Massico, Formicola, Francolise, Frignano, Giano Vetusto, Macerata Campania, Marcianise, Mondragone, Orta di Atella, Pastorano, Piana di Monteverna, Pontelatone, Portico, Raviscanina, Roccamonfina, Rocchetta e Croce, San Marcellino, Santa Maria la Fossa, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Villa di Briano, Palmieri ha rinunciato alla candidatura per problemi legati alla sua posizione di ex amministratore di San Felice a Cancello. E’ stato anche definito che sarà il sindaco di San Marcellino Colombiano il vicepresidente dell’assemblea. Prima della presentazione della lista il consigliere regionale del Pd Graziano ha cercato di azzerare completamente il cda privilegiando nomi nuovi, ma la sua linea è stata bocciata.