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07:40:43 AVERSA. “MatricolaZerozeroUno” di Nicola Graziano, un libro illustrato e descritto sabato 17 Marzo presso il Liceo Jommelli, grazie alla mediazione delle prof.sse Stefania Pezone, Gaetana Manna, Maddalena Russo e Angela Cuomo (Funzione Strumentale3) e  in presenza del dirigente scolastico Rosa Celardo.

Un evento facente parte di un percorso del Liceo Jommelli sulle tematiche di legalità, dignità e follia. Nella fattispecie Nicola Graziano ha citato legge Basaglia (Un po’ del suo dire “Quando qualcuno è folle ed entra in manicomio, smette di essere folle per trasformarsi in malato. Diventa razionale quanto malato”) e ha discusso sulla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa. Il comportamento conoscitivo sui generis del giudice si è espresso mediante un’analisi dettagliata della follia criminale, introducendosi nell’OPG nelle mentite spoglie di un detenuto per indagare le condizioni fisiche e mentali dei dichiarati ‘folli’ che hanno commesso crimini anche contro persone molto care. Il testo è corredato dalle foto del fotografo Baldieri che ha colto attimi ed espressioni dei detenuti in momenti di solitaria follia, mentre dialogano tra di loro ed avevano come infiltrato lo stesso Graziano. Ciò che è apparso entusiasmante è stato il carisma con cui sono state poste in essere tutte le tematiche e le caratteristiche dell’OPG da parte del magistrato, quello stesso plesso che oggi viene definito ‘carcere di reclusione’.  Un libro dedicato ad Alda Merini. E le discenti: “Perché ha dedicato il suo libro proprio a questa donna”. Di riporto “La Merini è stata una donna anti-conformista, con un fare ai margini tra la follia e la realtà, un particolare modo di essere liberi nell’ambito dei valori e della diseguaglianza.” Ebbene, deduciamone una morale, quella che è bene fuoriesca da dibattiti che debbano essere di induzione prettamente didattica, con espedienti che facilitino la vita dei giovani nel loro percorso a venire, affinché il leggere ed il confrontarsi ridimensioni quelle che molti, erroneamente, possono sopravvalutare come ‘segnali pericolosi di comportamento’. “Non smettete mai di sognare” – questo un monito molto significativo che il giudice consiglia all’utenza, per antonomasia femminile. In un’epoca in cui ‘il valore’ viene meno, il sogno è un ritorno a quella genuinità educativa che ci aiuta a frenare gli impeti inutili e deleteri. Una rabbia da non sfogare ma da metabolizzare e ridimenzionare. E continua il Graziano “La scuola è aperta a tutti, deve estendersi verso la società, cercando di essere delle piccole gocce in un grande oceano d’indifferenza”. Alla fine il convegno si è concluso anche con la presentazione storica del lavoro “Le donne nei campi di Ravensbruch”, eseguito dalle ragazze impegnate nella  consulta regionale, le stesse discenti che hanno poi donato al Graziano un loro quadro autografato. Il Liceo Jommelli, sotto indicazione del dirigente, ha particolarmente apprezzato l’impegno dell’uomo nei rami pregnanti della legalità e, per tal ragione, ha altresì donato al magistrato una targa in virtù del suo impegno per i valori costituzionale e universali. Al Jommelli, la cultura giuridica detta i suoi crisma!!!


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