10:48:01 Dottore Bove, la Città di Maddaloni sembra essere perseguitata da una cattiva sorte. Ora anche la tromba d’aria ha creato danni e disagi e alcune scuole sono state danneggiate. Lei se ne sta occupando.

«Purtroppo la nostra Città sta soffrendo da diverso tempo e questa volta a causa di una calamità naturale, certamente non ascrivibile alla mano umana. Tuttavia i danni subiti dai plessi scolastici “Sandro Pertini” e “Collodi” di via Matilde Serao, ora devono essere superati e rimossi perché non è giusto che siano i bambini e le loro famiglie a pagare per questa situazione. Devono essere fatti i lavori ed in maniera urgente per fare in modo che questi turni scolastici pomeridiani finiscano quanto prima. Ho solo raccolto le richieste di aiuto da parte di diversi genitori di alunni delle due scuole. Il commissario straordinario ha il dovere morale oltre che istituzionale di raccogliere tale grido e non le mie richieste ma quelle dei bambini e dei loro genitori».

Ma la Città di Maddaloni di cosa ha bisogno urgentemente?

«Guardi non basterebbe una giornata per rispondere alla sua domanda poiché siamo in forte difficoltà da diverso tempo però probabilmente tutto questo disagio si può racchiudere in pochi aspetti e cioè nella necessità di avere un Sindaco eletto dal popolo, legittimato a governare e che prenda per mano la città e che abbia esperienza amministrativa. Non è il tempo di improvvisare ora. E poi Maddaloni deve riprendere i rapporti con le altre Istituzioni sovracomunali, partendo anche dalla Provincia di Caserta che a causa dei provvedimenti di Delrio non è più l’Ente di una volta ma ora per esempio vive una stagione di grande impegno grazie al dinamismo e alla competenza del Presidente Giorgio Magliocca che sta risollevando un Ente che era morto».

Lei l’anno scorso si è candidato alla carica di Sindaco quasi da “solo” e ha avuto un ottimo risultato. Ora le elezioni amministrative sono alle porte. Al di la del tatticismo ci può dire che farà alle prossime amministrative?

«E’ vero: l’anno scorso mi sono candidato a sindaco, dopo aver creato un gruppo di neofiti che hanno però fatto parlare. Io lo dissi alla chiusura della mia campagna elettorale: abbiamo scassato. E in effetti è stato cosi: con il gruppo di amici da me messo in campo, abbiamo ottenuto un risultato straordinario ma la politica è fatta di momenti e io a Settembre 2017 ho deciso che nonostante l’ottimo successo avuto dovevo dare la disponibilità a fare un passo indietro e abbracciare un progetto magari più ampio rispetto a quello di Cambiamo Insieme e delle altre liste che pure è stato ed è un progetto stupendo. Il passo indietro sta nel dovere di garantire il numero minore possibile di candidati a sindaco e garantire la governabilità perché Maddaloni è da 2 anni senza un Sindaco».

Ma ci vuole dire cosa farà alle elezioni?

«Per le ragioni di cui sopra e per garantire un governo alla Città, abbiamo dialogato con una serie di forze politiche e civiche ma al di là delle buone intenzioni non abbiamo riscontrato grande disponibilità se non una ricerca di posizionamento e quindi non per ripiego ma per scelta e convinzione ho deciso di riannodare il filo del dialogo con il sindaco uscente, Andrea de Filippo al quale già dopo il ballottaggio io e gli amici del mio Movimento, avevamo dato fiducia non andando dal notaio a firmare per la sfiducia. Oggi con Andrea de Filippo il dialogo è avanzato e stiamo ragionando sui programmi e alla luce del sole senza sotterfugi e tale comportamento riguarda in eguale misura sia noi e sia de Filippo. Se riusciamo a fare questa alleanza come penso possa accadere credo si tratti di un’alleanza che porterà il nostro percorso al governo della città e semplificherà il quadro perché i maddalonesi hanno bisogno di una politica semplice e non la baraonda dei candidati a sindaco ad ogni angolo di strada. Su questo è fondamentale anche il confronto che quotidianamente ho con il Presidente della Provincia Giorgio Magliocca il quale cerca di favorire un ragionamento di sintesi. Potevo ricandidarmi forte di una base di 3000 voti e anche di un bel po’ di esperienza amministrativa ma credo che un politico sia tale se sa anche capire quando fare un passo di lato e non indietro. Questo è il momento del mio passo di lato».