23:45:38 CASERTA. Grande successo non solo per gli addetti ai lavori ha riscosso il convegno, tenutosi all’Hotel Vanvitelli di Caserta, sul tema «La psoriasi: la gestione clinico-terapeutica del paziente». L’incontro ha fatto il punto della situazione ed ha aperto la strada a nuove cure e prospettive per una malattia da cui non si guarisce facilmente.

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«Anche quest’anno – spiega Massimo Nacca dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e responsabile scientifico del convegno - abbiamo organizzato il corso di aggiornamento rivolto agli specialisti territoriali e medici di Medicina Generale e medici ospedalieri, coinvolti a vario titolo nella gestione del paziente psoriasico. Questa esigenza nasce dalle nuove conoscenze sulla patogenesi della malattia che sono venute alla luce anche grazie alla «Scuola della Psoriasi» nata a Napoli.

Sono stati trattati in modo esaustivo vari aspetti di questa malattia cronica approfondendo la gestione clinica del paziente, gli aspetti terapeutici locali e sistemici ed in particolare l’utilizzo dei farmaci biologici soffermandosi sull’importanza degli stili di vita da consigliare, sui fattori di rischio evitabili e sulle comorbilità (artropatia, sindrome metabolica, malattie infiammatorie croniche intestinali) molto frequenti in questi pazienti. Attualmente anche lo sviluppo della sanità territoriale punta sull’integrazione tra il MMG come punti fermi di questa nuova organizzazione, anche il nostro obiettivo è quello di sollecitare e puntare su questo fine per determinare una sinergia tra le figure professionali che si occupano di psoriasi, per controllare e migliorare la vita di chi combatte quotidianamente con questa dermatite fortemente debilitante».

Nacca ha sottolineato l’esigenza di trovare un equilibrio tra l’ospedale e il territorio per il trattamento di patologie croniche e in questo senso ha evidenziato come lo specialista ambulatoriale debba interagire strettamente con i MMG come anello di congiunzione tra l’ospedale e il territorio. Fondamentale è la necessità d’introdurre criteri di qualità come l’equità d’accesso, l’appropriatezza, l’empowerment del paziente cercando di cambiare il ruolo del paziente da oggetto passivo dell’intervento sanitario a soggetto attivo. Al convegno sono intervenuti il professore Ayala, ex direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università Federico II, che ha sottolineato ed auspicato che si instauri, secondo le proprie competenze e responsabilità, una sinergia tra le figure professionali accrescendo la sensibilità diagnostica al fine di ottimizzare risposte terapeutiche. Esaustiva la lettura magistrale del professore Nicola Balato sulla psoriasi nell’era globale. Il convegno è poi continuato con la relazione del prof Valenzano che ha incantato la platea con la storia remota ed oscura della psoriasi svolgendo un excursus storico-sociale della malattia psoriasica fino ad oggi.