16:10:22 MARCIANISE. Il centrosinistra ha subito una sonora sconfitta in Provincia di Caserta ed in Campania. Di chi sono le responsabilità ingegnere Riccio?
«Non spetta a me individuare colpe o incombenze nei confronti di chicchesia né mi appassiona questo tipo di analisi e valutazione. Affermo con convinzione che quando si perde ognuno ha la propria quota di responsabilità. Certo è, che con questo dato, il Centrosinistra casertano ma anche campano deve mettere in campo un diverso modo di approcciarsi alla collettività. E lo deve fare tenendo a debita distanza gli individualismi e impegnandosi a ricomporre il livello politico dei partiti che si riconoscono nella coalizione. Per essere chiaro vanno separati i ruoli di chi è deputato ad occuparsi, per il mandato ricevuto, della vita amministrativa da chi si adopera per l’organizzazione politica, evitando possibilmente intercessioni, invadenze e azioni volte a garantire le proprie posizioni».
Il centrosinistra in provincia di Caserta ha eletto un deputato salernitano, Piero De Luca ed una senatrice del Nord, l’ex ministra Valeria Fedeli. Non avete un’interlocuzione diretta e di riferimento del territorio.
«Torniamo alle responsabilità di chi ha voluto a tutti i costi una legge elettorale scellerata che ha consentito tutto questo ma anche a chi è stato artefice delle scelte delle candidature e a tutti coloro che supinamente, per vari motivi, le hanno accettate. Ad onor del vero questo è accaduto anche nel mio partito ma noi di Centro Democratico abbiamo pagato il dazio della duplice alleanza, quella con i radicali e con il PD…ne parleremo in un’altra occasione. D’altro canto il PD, invece, sapeva che questa Provincia avrebbe espresso dei parlamentari e doveva preoccuparsi di garantire chi questo territorio lo conosce e lo vive quotidianamente. Il M5S non vince solo per aver promesso il reddito di cittadinanza ma anche per queste scelte incomprensibili e perverse che non hanno, difatti, motivato i dirigenti politici di questa Provincia. In ogni caso raccolgo l’appello del segretario provinciale dei socialisti affinchè si possa insediare un tavolo permanente del centrosinistra che sia riconosciuto ed abbia autorevolezza per iniziare quel confronto con gli amministratori e programmare un rilancio dell’azione politica della coalizione».
Nella sua Marcianise dove Lei è consigliere comunale, nonostante l’ Amministrazione a guida Centrosinistra ed una candidata all’uninominale, il vostro vicesindaco, il centrosinistra arriva solo terzo. E’ una bocciatura per l’Amministrazione Velardi?
«Il centrosinistra a Marcianise si attesta su una percentuale del 14%, più o meno in linea con la percentuale della Provincia. Certamente è una sconfitta! Siamo sicuramente lontani dai numeri ottenuti alle Comunali. Non credo però che si possa confrontare il dato politico con quello amministrativo. E come se “equiparassimo le cipolle con le patate”. Una cosa è certa, non siamo riusciti a contenere il centrodestra e l’onda anomala dei 5 stelle. Evidentemente per il prosieguo dovremmo essere più incisivi nella nostra azione politico-amministrativa».
Su cosa pensa che si possa incidere?
«L’amministrazione Velardi ha fatto bene in questi due anni. Ha messo al centro dell’attenzione la nostra comunità sul piano provinciale e regionale assicurandoci rispetto e considerazione, ha restituito ai miei concittadini quell’orgoglio di essere marcianisani, ha ripristinato una normalità garantendo quei servizi essenziali che un tempo erano considerati straordinari, ha garantito una presenza costante del governo della città. Ora è necessario passare alla fase 2 rilanciando l’azione amministrativa utilizzando i partiti e le organizzazioni politiche come mezzo per riappropriarsi di una comunità che vive spesso con distacco la vita politica».
Progetti e prospettive per il futuro del suo partito?
«Continueremo a radicare Centro Democratico sul territorio per rafforzare Piu’ Europa. Siamo chiamati fra un anno a rinnovare il Parlamento Europeo e pensiamo di presentarci con lo stesso simbolo. Del resto l’indicazione del voto ha confermato che c’è un popolo che rivendica un Europa unita, che non possiamo tradire».
