10:23:01 CASERTA. Biodigestore sì. Biodigestore no. Mimmo Guida si schiera con il sì a sostegno di Carlo Marino: “S’adda fa”.

Almeno il progetto sulla realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti in città sembra non spaccare la maggioranza consiliare del comune capoluogo. La scelta del primo cittadino, Carlo Marino, fa proseliti nella sua squadra e si estende il quadro attorno ad un progetto osteggiato dai sindaci dei comuni viciniori.

Tra i pro digestore c’è anche il consigliere di maggioranza Mimmo Guida, che nel civico consesso fa coppia con il collega Donato Tenga. «Ne ero fautore già ai tempi dell’amministrazione Del Gaudio e ne sono un convinto assertore anche adesso – spiega Guida – Caserta ne ha bisogno in termini economici e ambientali».

Quindi concorda anche sulla collocazione?

«La destinazione in località Ponteselice mi lascia perplesso, ma mi rendo conto che non ci sono altre collocazioni. Pertanto, va bene anche così».

Il fronte comune che i sindaci dei comuni viciniori hanno ribadito la loro netta contrarietà al biodigestore: non pensa che Marino debba rivedere la sua posizione granitica ed aprire al dialogo?

«Io credo che si debba andare avanti comunque e a carro armato. Indietro non si torna. E’ nell’interesse della città e dei cittadini».

Interesse?

«Certo. Andremo a risparmiare oltre un milione e mezzo di euro in un anno come ente. Le famiglie, invece, avranno un taglio nella bolletta di oltre il 30%».

Avete avuto modo di verificare l’impatto ambientale con dei professionisti del settore?

«Le garanzie sulla tutela dell’ambiente e sui benefici tutti li abbiamo avuti dagli ingegneri che si sono occupati degli studi di fattibilità. Ci sentiamo di dire e di rassicurare che saranno effettuati tutti i controlli sulla differenziata, che dovranno essere necessari a monte, prima che i rifiuti giungano nell’impianto».

In maggioranza sono d’accordo sul progetto?

«Sì. Convergiamo tutti sulla stessa posizione».

E quindi avanti tutta? Vedremo. Ed intanto, la Regione Campania ha già provveduto a destinare 2milioni e 600mila euro come anticipo di una somma complessiva di ben 26milioni, sul costo complessivo.

Teresa Gentile