CAPUA. Si è messa in moto la macchina delle elezioni amministrative a Capua. Più avanti di tutti sembra essere l’avvocato Giuseppe Chillemi, candidato dell’amministrazione uscente e del sindaco Carmine Antropoli. Al fianco di Chillemi, allo stato attuale sono pronte otto liste che rappresenteranno un mix tra volti nuovi e attuale gruppo dirigente che guida la città. L’avvocato è riuscito a mettere tutti d’accordo e a ottenere il consenso di consiglieri e assessori uscenti che daranno il loro contributo per cercare di ottenere il successo nella tornata della prossima primavera. Anche Antonio Minoja si è messo all’opera per mettere in campo “un’operazione liste” lanciando una sorta di appello a tutto il mondo di comitati e associazioni che stanno spuntando in queste settimane nella città di Capua. Anche il Movimento 5 stelle si è messo all’opera individuando il portavoce del meet-up di Capua nella persona di Roberto Caiazzo che si presenterà alla città in occasione del gazzebo che i pentastellati hanno organizzato per il week end.
La situazione più complessa appare quella del Partito democratico. Dopo anni difficili, i democratici hanno recuperato un certo peso all’interno dello scacchiere politico cittadino anche grazie al lavoro svolto dal coordinatore Luigi Di Monaco a cui spetta il merito di aver tenuto, come si dice in gergo, la saracinesca alzata nei momenti più bui. E’ lui che ha consentito che il Pd restasse in vita, è lui che ha riorganizzato le fila renziane, è da lui che si potrebbe ripartire per il candidato sindaco. Interessato alla contesa delle amministrative, però, è anche il consigliere Antonio Gucchierato, candidato sindaco cinque anni fa e colui che ha tenuto issata la bandiera del centrosinistra sul piano istituzionale, quando la coalizione aveva raggiunto i minimi storici. In condizioni storiche differenti anche lui potrebbe essere rivisto come portacolori.