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11:17:05 CASERTA. Dove eravamo rimasti? Allo scorso 4 Ottobre 2017, quando anche il TAR del Lazio, dopo FIP e CONI, respingevano il ricorso della Juve Caserta contro l’esclusione, da parte della Com.Tec, dal campionato di serie A 2017/2018, certificando, definitivamente, la seconda morte sportiva, in 19 anni, del glorioso sodalizio bianconero.

Sono passati 4 mesi da quell’ultimo punto, un lasso di tempo che ha visto la vita andare avanti, sicuramente più vuota e assurda del solito, con le domeniche trascorse a guardare gli altri giocare nel ricordo di quello che è stato e nel dubbio di ciò che sarebbe potuto essere, dubbio che ancora attanaglia gli appassionati casertani.

Un silenzio assordante, mi passerete l’ossimoro, interrotto lo scorso 19 Gennaio quando, nella Sala Giunta della Provincia di Caserta, è stato presentato il progetto per rilanciare la pallacanestro a Caserta.

Ad aprire la conferenza stampa, indetta il giorno prima, è stato Giorgio Magliocca, presidente della Provincia, che ha mostrato grande entusiasmo: «Torna ufficialmente il basket a Caserta – ha detto – grazie all’acquisizione del titolo sportivo della Dynamic Venafro impegnata in serie B. Grazie però anche a Lello Iavazzi che ha permesso l’utilizzazione del marchio Juve Caserta. Abbiamo coinvolto in questo progetto Gianfranco Maggiò (presidente onorario della Juve Caserta che curerà i rapporti istituzionali), Antonello Nevola (Amministratore unico) e Carlo Giannoni (che avrà il ruolo di responsabile organizzativo).

La Provincia di Caserta ha acquisito le quote del club molisano per far ripartire il basket nella nostra città, ma gli attuali imprenditori, che per ora non vogliono comparire, lasciano la porta aperta per l’ingresso di nuovi soci.

E’ un momento storico perché siamo riusciti a ricreare entusiasmo intorno al movimento casertano».

La parola passa poi a Nevola, che entra più nel dettaglio dell’operazione: «In questi due anni e mezzo ho potuto conoscere da vicino la grande passione dei casertani».

«Sento molto la responsabilità del ruolo affidatomi e ci sarà il massimo impegno affinchè questo progetto possa decollare e raggiungere traguardi che tutti ci aspettiamo. Il Venafro sarà acquistato nelle prossime settimane ma il trasferimento a Caserta verrà fatto solo a giugno secondo regolamento. Rafforzeremo la squadra per centrare la salvezza, (la Dynamic Venafro, al momento, occupa il terz’ultimo posto nel girone D di serie B, con 8 punti frutto di 4 vittorie e 14 sconfitte n.d.r.), e nei prossimi mesi vaglieremo la possibilità di acquisire i diritti sportivi dell’A2. Ma è solo un’idea, ipotesi niente di che. Potremmo fare uno scambio di titoli ma al momento l’unica certezza è Venafro e dunque il campionato di serie B».

Una certezza quindi, la serie B, da conservare sul campo in questa stagione (prosegue il mercato dei molisani, che hanno inserito l’ala piccola pisana, classe 1991, Norman Hassan, che ha iniziato la stagione in A2 a Rieti, ed è risultato subito decisivo, con 22 punti e 6 rimbalzi, nell’importante vittoria interna con Battipaglia di domenica scorsa in un cruciale spareggio salvezza), con un occhio a cosa succede al piano di sopra, perché Nevola ci è parso abbastanza chiaro, la serie B con un occhio alla possibilità di scambiare un titolo di A2.

A tal proposito parrebbero già avviati i contatti con il Kleb Basket Ferrara: gli estensi non hanno mai nascosto di trovarsi in una situazione economica parecchio deficitaria, e a fine stagione sarebbero ben disposti a scambiare il titolo con una società di B.

Solo voci ovviamente, ma c’è un’idea e c’è soprattutto chi ci ha messo la faccia, in primis Gianfranco Maggiò, pronto a far proseguire la tradizione di famiglia anche con un semplice ruolo “istituzionale”, con i tifosi e la città che aspettano di conoscere chi sono questi imprenditori che hanno sposato il progetto, notizia che conosceremo il prossimo 30 Gennaio (data ufficiale del passaggio di quote), presumibilmente, in un’altra conferenza stampa.

C’era da chiarire anche la questione Palamaggiò, dopo che la Provincia sembrava essersi tirata fuori dalla vicenda. L’asta finale se l’assicurò Iavazzi, ma il passaggio non sembra essersi concretizzato, visto che la Provincia stessa non avrebbe mai rinunciato, grazie ad un documento scritto, al possesso dell’impianto di Pezza delle Noci.

Voci di corridoio, sempre più insistenti, affermano che comunque l’atto sarà presentato ai giudici e quindi potrà formalizzarsi il passaggio definitivo a Iavazzi.

Un’altra questione che i tifosi casertani, assieme agli addetti ai lavori, aspettano di conoscere e di capire definitivamente.

Francesco Padula


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