20:23:04 CASAPULLA. Non c'é che dire: il nuovo rimpasto del sindaco Sarogni (l'ottavo da quando é stato eletto nel 2014) non sta passando inosservato. A far discutere é soprattutto la scelta del primo cittadino di ‘circondarsi' in giunta di solo donne. Alle già presenti Miriam Fortunato e Anna Di Nardo, infatti, si aggiungono le due esterne Mariacristina di Gennaro e Filomena Santillo. In questo modo, come già segnalato nei precedenti articoli, non viene rispettata la normativa sul criterio di genere; é evidente uno squilibrio verso il gentil sesso.
Sull'argomento é intervenuto il capogruppo di 'Campania libera' Luigi Bosco che ha affermato: «Il sindaco di Casapulla sembra davvero non trovar pace nella formazione della squadra di governo cittadino.
Assistiamo all'ennesimo cambio di giunta che ci consegna alla storia per il numero di rimpasti effettuati da quando è entrata in vigore la legge sull'elezione diretta dei sindaci. Le contraddizioni sono infinite, basti pensare che ci ha cacciati dicendo che avrebbe nominato solo assessori interni ed oggi si smentisce nominandone ben due esterni; ed ancora lo fa violentando la normativa di settore che prevede la nomina del 40% di quota di altro genere. Sembra davvero che non ci sia limite a nulla. Anticipiamo ricorso agli organi di garanzia preposti per la palese violazione della normativa».
La consigliera del Movimento 5 Stelle Santa Santillo ha lasciato spazio all'ironia, avviando il suo commento su Facebook con un doppio hashtag: #HaremSarogni, #QuotaAzzurraInEstinzione. «Da ieri a Casapulla - riferisce la Santillo - è stata riformulata la giunta comunale che avrà la caratteristica di essere completamente 'rosa', per essere formata, oltre al primo cittadino, da quattro donne (di Gennaro, Di Nardo, Fortunato e Santillo). Spero che il sindaco sappia della Legge Delrio, n. 56/2014, che all’art. 1, comma 137, detta la regola del 'rispetto di genere' sancendo che 'Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico', costituendo un ineludibile parametro di legittimità delle nomine. Qui mancarebbe all'appello 'un maschietto' per ottenere il rispetto della regola imposta dalla legge! #SiSalviLaQuotaAzzurra».
