11:24:01 E’ in programma per oggi lo sciopero dei Medici, dei Veterinari e dei Dirigenti Sanitari del servizio sanitario nazionale proclamato dal FVM-SIVEMP. «Si è resa necessaria un’azione decisa da parte del sindacato e di tutta la categoria per dare risposte concrete ad un comparto in cui il precariato è un problema fortissimo e in cui, da otto anni, al netto delle tante promesse, non vengono adottati provvedimenti che tutelano la professione e che, nel contempo, garantiscono livelli assistenziali degni di questo nome. Lo sciopero non è la nostra aspirazione e, sappiamo i disagi che creiamo alla zootecnia e all’economia che ruota intorno ad essa, ma è l’unico strumento che abbiamo per far valere le nostre ragioni». A dichiararlo è il segretario dell’Asl Caserta Michele Tortorelli.
La piattaforma del FVM-SIVEMP è racchiusa in una lettera che il segretario nazionale del sindacato Aldo Grasselli ha indirizzato a tutti i livelli istituzionali. Ecco il testo:
Al Presidente del Consiglio
Paolo Gentiloni
Al Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin
Al Ministro della Funzione Pubblica
Marianna Madia
Al Ministro dell’Economia
Pier Carlo Padoan
Al Ministro dell’Agricoltura
Maurizio Martina
Al Presidente del Senato della Repubblica
Pietro Grasso
Al Presidente della Camera dei Deputati
Laura Boldrini
Alla Commissioni Igiene e Sanità del Senato della Repubblica
Alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati
Al Presidente della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni
Antonio Saitta
Al Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità
Massimo Garavaglia
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
Al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Stefano Bonaccini
A Federalimentare – Federazione Italiana del Industria Alimentare
Ad Assica – Associazione Italiana Industriali Salumi
Ad Assocarni – Associazione Nazionale Commercio Carni e Bestiame
Ad Assoittica - Associazione Nazionale delle Aziende Ittiche
Ad Una Italia – Associazione Filiere
Agroalimentari e Uova
A Uniceb - Unione Importatori Esportatori Industriali Commissionari Grossisti Ingrassatori Macellatori Spedizionieri Carni Bestiame e Prodotti Derivati
A Unioncamere - Unione delle Camere di Commercio
Ad Adiconsum
Al Codacons
All’Unione Nazionale Consumatori
Alla Federconsumatori
All’Associazione Consumatori
OGGETTO: Sciopero nazionale dei Veterinari pubblici il 12 dicembre
I veterinari dipendenti del Servizio sanitario nazionale saranno costretti a scioperare il 12 dicembre per richiamare l’attenzione del Governo e delle Regioni sulle gravi carenze che il definanziamento della sanità, il blocco del turn-over, il precariato, il blocco dei contratti ha prodotto negli ultimi 8 anni. Dopo tante promesse mancano ancora decisioni risolutive per stabilizzare i precari, per finanziare percorsi di specializzazione con borse di studio adeguate ai fabbisogni di tutte le professioni sanitarie, per riconoscere alle Regioni il necessario per assicurare i LEA e per assumere forze nuove a sostegno della sanità pubblica che si regge su professionisti sempre più anziani. La finanza pubblica, che è intervenuta per salvare l’Alitalia e le Banche, deve tornare a dare alla sanità risorse pari a quelle che investono Francia e Germania. Non ci piace scioperare. Ci costa energia e soldi, più di quanti ne chiediamo nel rinnovo contrattuale. Ma la situazione richiede una forte presa di posizione. Noi crediamo in un Servizio sanitario pubblico, equo, universalistico, inclusivo e protettivo e per questi valori siamo disposti a scioperare compatti il 12 dicembre e quando sarà necessario durante tutta la prossima campagna elettorale. Lo sciopero nazionale che abbiamo proclamato insieme ai medici ospedalieri ha riscosso una forte adesione. Dopo 8 anni di tagli dei fondi contrattuali, di riduzione degli organici, di accorpamenti e perdita di posizioni, di precariato illuso, di smantellamento di aziende e servizi abbiamo atteso invano che il Senato approvasse gli emendamenti che avrebbero restituito in parte le risorse necessarie alla sopravvivenza del sistema e alla definizione di contratti dignitosi. Quanto attendevamo era stato accolto in diversi emendamenti alla Legge di Bilancio proposti all’unanimità dalla Commissione sanità del Senato, ma un ordine di partito o di Governo ha fatto ritirare gli emendamenti e il voto di fiducia ha lasciato tutti a bocca asciutta. Il Governo deve trovare quanto prima una soluzione. Occorre uno stanziamento di risorse per il Fondo Sanitario Nazionale e per i contratti e non si tenti di mettere in conflitto il finanziamento dei contratti con l'erogazione dei servizi ai malati. I nostri colleghi medici negli ospedali e nei servizi faranno il possibile per non arrecare disagi rilevanti ai malati ma sciopereranno convinti. Noi Veterinari ufficiali dei servizi delle ASL, del Ministero della salute, delle Regioni e degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, faremo altrettanto perché abbiamo specifici problemi che devono essere risolti, da tempo segnalati all’Esecutivo. Lo sciopero dei veterinari del 12 dicembre cade in vicinanza delle Feste Natalizie, sappiamo - e ce ne dispiace - che arrecheremo forti danni all’economia agro-zootecnico alimentare e ai commerci che si stanno appena riprendendo dopo anni di crisi. Bloccheremo per un giorno intero, a pochi giorni dal Natale, le importazioni e le esportazioni di animali e derrate alimentari, i mercati di bestiame e ittici, le movimentazioni animali, le macellazioni, le certificazioni sanitarie necessarie per approvvigionare i banchi degli esercizi commerciali. E’ il solo modo che ci resta per chiedere fatti concreti, per indurre il Governo a fare ciò che è necessario per recuperare la nostra fiducia: approvare prima di Natale nel passaggio alla Camera della Legge di Bilancio quanto in Senato è stato affossato, mettere mano a una riorganizzazione complessiva dei Servizi Veterinari delle Regioni, attivare borse di studio per specializzare i giovani medici veterinari, riassorbire i precari delle ASL e degli IZS, potenziare la funzione preventiva che i Servizi Veterinari assicurano alla salute dei cittadini, ai consumatori e alle imprese. Attendiamo un segnale di apertura tangibile per comporre quanto prima la vertenza, ma siamo pronti a ribadire le nostre proteste con nuovi scioperi sinché sarà necessario.