12:33:15 SAN PRISCO. «Il Comune di San Prisco, probabilmente, è l’unico a vantare un assessore con delega al Commercio, che esercita la propria attività in locali abusivi (garage), sui quali è stato emesso dal competente ufficio tecnico ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. Il vero scandalo, però, è che l’amministrazione spende i soldi dei contribuenti per dare incarico a un luminare in urbanistica, per trovare la modalità per sanare gli abusi edilizi dell’assessore e di come lui è responsabile di una evidente illegalità, in sfregio a chi ha investito somme notevoli per il regolare acquisto di locali ad uso commerciale».
E’ questa l’accusa mossa dai consiglieri comunali del gruppo ‘LiberaMente Insieme’ Matrona Libertino, Filomena Di Felice, Rosaria Pasquariello, Annalia Curatolo e Salvatore Abbate, nei confronti dell’amministrazione, capeggiata dal sindaco Domenico D’Angelo.
«A delegittimare ulteriormente la decisione dell’amministrazione – continuano i consiglieri - è la recente sentenza del Tar Campania che ha rigettato il ricorso presentato contro il Comune di San Prisco per una situazione praticamente analoga, ribadendo l’insanabilità degli abusi commessi (Tar Campania – Napoli, sent. N. 4508/2017). Il Comune che, quindi, si era costituito contro il ricorso al Tar vincendo, per la stessa problematica, che questa volta investe soggetti dell’amministrazione, sperpera soldi dei contribuenti e chiede un parere pro veritate a un avvocato, che dovrebbe in qualche modo svuotare di contenuto una sentenza emessa dai giudici del Tar, con l’intento di porre tale parere a fondamento della futura modifica in consiglio comunale del regolamento edilizio, finalizzata a rendere possibile la trasformazione di garage in locali commerciali e risolvere definitivamente il problema che assilla l’assessore fin dal primo giorno della sua nomina. La procedura adottata dall’amministrazione è palesemente anomala oltre che irrituale, in quanto la necessità di parere pro veritate su un argomento tecnico-urbanistico doveva essere avvertita in primis dal responsabile dell’Ufficio Tecnico sulla base di difformi interpretazioni della norma che regola la materia. Il responsabile, invece, non ha mai nutrito alcun dubbio sulla impossibilità di trasformazione di garage in locali commerciali, anche alla luce delle numerose sentenze del Tar emesse sulla materia, regolata da norme ben precise. Siamo quindi sempre in attesa che questa amministrazione smetta di impegnare energie e soldi alla ricerca di soluzioni gradite al singolo e si dedichi a risolvere i gravi problemi di questo paese avvertiti e denunciati quotidianamente dai cittadini sanprischesi».