20:39:13 E’ un Franco Mirabelli propositivo quello che ha aperto l’assemblea dei segretari in corso all’Hotel Europa. Il numero uno del Pd in Terra di Lavoro, da solo al tavolo della presidenza, si è rivolto alla platea chiedendo di accantonare la dialettica interna e di dedicarsi alla campagna elettorale per le elezioni politiche.
«Dopo le elezioni penseremo ai chiarimenti – ha sottolineato – fermiamo, soprattutto sulla stampa le polemiche. Organizziamo gazebi, andiamo nelle piazze». Alle parole del commissario hanno fatto seguito quelle del segretario di Gioia Sannitica che ha letto un documento a nome dell’area Oliviero con il quale sono stati evidenziati gli errori della gestione Mirabelli, dalla questione di Marcianise dove il partito «è stato aggredito per aiutare gli esterni» alle provinciale «che hanno sancito la bocciatura della linea politica provinciale». Per il segretario che ha parlato a nome anche di Sessa Aurunca l’esperienza di Mirabelli va conclusa. L’ex sindaco di Portico Gerardo Massaro se la prende con i livelli istituzionali: il fallimento è loro. Il discorso si sposta poi sulle candidature. Ad aprirlo è il segretario di Caserta Enrico Tresca. «I territori devono recuperare il loro protagonismo – ha specificato – il Pd è troppo impegnato a parlare di sé per dedicarsi al territorio che deve scegliere i futuri candidati per il parlamento». Una tesi condivisa anche dal segretario di Casal di Principe Ennio Natale: «Non voteremo i miracolati dall’alto» e da Aniello Spiezio: «no a nomi calati da Roma». Il segretario di Marcianise Angelo Raucci rilancia l’appello all’unità: «Altrimenti divisi rischiamo di perdere le elezioni».
