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MARCIANISE. Avvocato Pero, come legge il voto di bilancio: siamo di fronte ad una maggioranza che non c’è più o ad una che si appresta a cambiare pelle con l’ingresso del gruppo Zinzi?

«Nella scorsa seduta del Consiglio Comunale la Città ha assistito ad uno spettacolo indecoroso, un teatrino dove degli attori dilettanti hanno inscenato una commedia grottesca. Importanti pezzi della maggioranza hanno dichiarato che due anni di Amministrazione non hanno prodotto alcun atto amministrativo ed hanno chiaramente ammesso il loro totale fallimento, ciò nonostante non hanno votato in conformità alle loro dichiarazioni. Altri pezzi dell’opposizione hanno avuto un contegno chiaramente connivente con questa maggioranza con assenze tattiche. Hanno contribuito gli uni e gli altri a mantenere in vita l’Amministrazione De Angelis ma, soprattutto, hanno consentito l’approvazione di un bilancio di previsione privo di indirizzo politico e di programmazione e che pone una seria ipoteca sullo sviluppo futuro della nostra Città. Con il voto contrario sul bilancio di previsione, ritengo che Fratelli d’Italia non possa essere più considerato organico alla maggioranza. Inoltre le contraddizioni manifestatisi all’interno della residua maggioranza nei prossimi mesi riaffioreranno tutte, per un motivo molto semplice, ovvero per la totale assenza di un progetto politico ma, soprattutto, per la incapacità di attuare anche le scelte di ordinaria amministrazione. Per quanto riguarda Zinzi ed il suo gruppo essi si sono presentati alternativi all’attuale sindaco alle elezioni, oggi però è evidente che essi vivono l’anomalia di essersi ricongiunti sotto la medesima bandiera di Forza Italia e di sedere in banchi diversi in Consiglio.

La impudica presenza di un consigliere zinziano nel retropalco della sala consiliare pronto a far pesare il suo mancato ingresso sulla scena al momento del voto sul bilancio, è stata la dimostrazione di forza di Domenico Zinzi di avere in mano le sorti di De Angelis e di poter decidere la vita o la morte di questa Amministrazione. Non credo che però a Zinzi convenga in questo momento entrare in giunta né di mandare a casa questo Sindaco, almeno sino alle elezioni della prossima primavera ma, per quella data sarà la stessa maggioranza a liquefarsi togliendolo dall’imbarazzo».  

Intanto da lunedì mensa scolastica più salata per le famiglie e stangate sull’asilo nido…

«Lunedì comincerà la scuola, le famiglie con figli in età scolare si sono già accorte che le tariffe per il servizio mensa sono state sensibilmente aumentate del 30% la retta per la mensa della scuola materna è infatti lievitata da 45,00 a 60,00 euro, mentre mantenere un bambino all’asilo nido costerà addirittura 50,00 euro in più al mese essendo stata aumentata la retta a 200,00 euro. Sono stati inoltre aumentati tutti gli altri servizi a domanda individuale quali il trasporto scolastico, l’utillizzo degli impianti sportivi, l’uso delle palestre e della tensostruttura; anche questi aumenti graveranno notevolmente sul bilancio delle famiglie. È evidente come questi aumenti potevano essere evitati se in questi due anni l’Amministrazione de Angelis avesse fatto un lavoro a monte di razionalizzazione della spesa, invece di perdere tempo a litigare noncurante degli interessi della città».

Nonostante il peso politico del Pd, forza di riferimento a Marcianise, non riuscite a prendere in mano le redini della città?

«Il Partito Democratico è il soggetto politico candidato naturale a guidare una ampia coalizione di centro-sinistra alle prossime elezioni amministrative e presto prenderà le redini di questa città, perché è in grado di coniugare l’esperienza amministrativa già dimostrata quando ha governato Marcianise, con una nuova classe dirigente fatta di uomini e donne che sono pronti a realizzare la speranza di cambiamento che viene invocata con forza dalle nuove generazioni».

Il gruppo di Fratelli d’Italia può essere un vostro interlocutore nella battaglia d’opposizione a De Angelis?

«Il PD continuerà a fare, come ha dimostrato in questi due anni, la vera opposizione in Consiglio Comunale. Se altri gruppi politici decideranno di perseguire questa strada ci ritroveremo nello stesso solco dell’opposizione a De Angelis ciascuno con i propri contenuti».

Perché non si mette mano alla pianta organica? Un’operazione del genere avrebbe risolto un po’ di problemi al sindaco e ai suoi…

«Il comune di Marcianise ha in servizio effettivo 124 dipendenti a fronte di una dotazione organica complessiva di 299 unità (delibera G.C. n.467 del 2.12.2011) Molti sono i posti che ad oggi risultano vacanti anche in settori nevralgici: mancano i capi servizio dell’Ufficio Imposte dell’Ufficio Tasse, dei Servizi Demografici, manca il dirigente del Terzo Settore e del Sesto Settore. Risultano gravemente sotto organico: i Vigili Urbani in rapporto al numero di abitanti; l’Ufficio Tributi che negli ultimi due anni ha visto andare in pensione cinque dipendenti su dodici; l’Ufficio Tari Tasi e Tosap che è mantenuto esclusivamente da due volenterosi LSU. In definitiva è a rischio la stessa riscossione delle tasse e delle imposte da parte dell’ente comunale. Riguardo agli LSU essi sono oggi in totale 39 unità tutti lavoratori che nel corso degli anni hanno acquisito una enorme professionalità e che oggi, divenuti indispensabili nella organizzazione del lavoro, attendono da troppo tempo una giusta stabilizzazione. Molti sono poi i dipendenti prossimi alla pensione. La situazione è resa ancora più complicata perché si è costretti in certa misura a ricorrere al reclutamento attraverso la mobilità esterna nonché ad attingere parte del personale dai dipendenti degli enti c.d. di area vasta e delle Province soppresse. Il problema, però, sta a monte ed è qui che deve intervenire la politica che non può e non deve avere alibi. La politica deve saper programmare, deve sapere razionalizzare la spesa, invece, come è risultato evidente anche nell’ultimo bilancio, questa attività di pianificazione, l’odierna Amministrazione che governa Marcianise, non è in grado di farla. Basti pensare che non è stata allegata allo schema di bilancio, nella scorsa seduta del consiglio comunale, il Piano del Fabbisogno del Personale previsto dall’art.39 della L.449/1997 e dall’art.6 del dlgs 165/2001 e che ad oggi non risulta ancora approvato. Per tale inadempienza anche gli ultimi vincitori della graduatoria del concorso per vigili urbani dovranno ancora attendere chissà quanto per essere immessi in servizio ed inoltre non si può dar luogo nell’anno in corso neppure ad assunzioni a tempo determinato. Ogni anno il Comune di Marcianise paga per il contenzioso legale una somma stratosferica che va dai tre ai quattro milioni di euro; la maggior parte di questa somma è destinata ai risarcimenti da corrispondere a terzi per i danni ad essi derivati dalle insidie e trabocchetti presenti sulle sedi stradali del territorio comunale. Occorrerebbe riorganizzare l’Ufficio Legale, istituire in pianta organica una Avvocatura interna che sappia garantire maggiore efficienza, prevenire e gestire il contenzioso, evitando il notevole aggravio di spese derivanti dagli affidamenti esterni».

Marcianise è terra dei fuochi?

«Marcianise purtroppo è pienamente inserita in quel contesto ambientale che è stato denominato “Terra dei Fuochi”. I cittadini chiedono alle Istituzioni di intervenire. Ci sentiamo tutti violentati da un inquinamento che ha invaso tutte le matrici ambientali. Due anni fa riuscimmo in Consiglio Comunale a far votare all’unanimità un emendamento del Partito Democratico, facendo appostare in bilancio circa cinquecentomila euro. Avremmo voluto che il monitoraggio e lo studio delle matrici ambientali venisse condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, l’Amministrazione scelse una strada diversa, si affidò alla Seconda Università degli Studi di Napoli e, fatto uno studio preliminare, non ha più dato seguito alle ulteriori indagini, distraendo quei fondi, benchè le prime analisi sui campioni dei pozzi avevano riscontrato un inquinamento in alcune zone importante ed interessante la falda acquifera. Non volendo fare demagogia su un tema così importante che interessa la salute di tutti noi e dei nostri figli che in questo territorio viviamo, dico che non bisogna assolutamente fermarsi e bisogna fare di più. Il giorno otto settembre scorso si è tenuta a Caivano una assemblea dei Sindaci della Terra dei Fuochi per discutere le linee guida espresse dal Presidente della Regione Campania. Finalmente, soprattutto grazie alla impostazione data dal Presidente De Luca, sin dal suo insediamento, si vuole mettere mano a nuove politiche al fine di affrontare con maggiore incisività le problematiche della Terra dei Fuochi. È indispensabile il coordinamento dei comuni coinvolti ed un tavolo permanente congiunto con la Regione Campania, ma occorrono maggiori fondi per la prevenzione, per la videosorveglianza e soprattutto occorre l’attenzione del Governo». 



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