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15:13:22 CASERTA. E’ ancora in fase di definizione, ma, ormai, appare chiaro che la prossima legge elettorale per il parlamento sarà il Ratellum che andrà a stravolgere il sistema attuale restituendo, seppur in minima parte, possibilità di scelta ai cittadini. Si fanno anche le prime ipotesi legate alla data del voto, si parla del 4 marzo.

La nuova legge, richiama, per certi versi, il vecchio Mattarellum, quando l’elezione dei parlamentari, era affidata a collegi uninominali e, in parte minima, a listini bloccati. A differenza del Mattarellum, in cui c'erano due schede, è prevista una scheda unica nella quale il nome del candidato nel collegio è affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono. Non è consentito il voto disgiunto. La soglia di sbarramento per poter concorrere all’attribuzione del seggio in Parlamento, è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato. Il 36% dei seggi viene assegnato con un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, il 64% viene assegnato con criteri proporzionali. La grande novità è rappresentata proprio dai collegi uninominali. Secondo quanto previsto dalla legge studiata dal capogruppo alla Camera del Pd Ettore Rosato, dovrebbe essere individuato un collegio ogni trecentomila abitanti per l’elezione alla Camera ed uno ogni milione di abitanti per quello che riguarda il Senato. Questo significa che, in Provincia di Caserta ci dovrebbero essere tre collegi per la Camera e uno per il Senato. I collegi camerali dovrebbero coincidere più o meno con i vecchi collegi senatoriali. Dovrebbe, quindi, essere individuato il collegio di Caserta con Maddaloni, la Valle di Suéssola, Marcianise e la nazionale Appia sino a Casapulla, quello di Aversa con il capoluogo normanno e tutti i Comuni dell’agro aversano e, quello di Capua/Piedimonte Matese con Santa Maria Capua Vetere, il sidicino e la zona costiera. Il collegio senatoriale, invece, dovrebbe coincidere con la Provincia di Caserta. In attesa di capire nel dettaglio quale sarà la divisione territoriale, già si fanno avanti dei “forestieri” per accaparrarsi gli spazi di Terra di Lavoro a dispetto degli onorevoli nostrani. E’ il caso dell’ex ministro di Forza Italia Nunzia De Girolamo che potrebbe scegliere proprio il casertano per la riconferma in parlamento al posto del beneventano dove i rapporti con Clemente Mastella sono altalenanti. Nel Pd, invece, chi potrebbe “scippare” il collegio ai casertani è il commissario Franco Mirabelli che, dopo la disfatta di Carlo Marino ha comunicato che resterà ancora in Terra di Lavoro. Come si posizionano, invece, gli uscenti? Per quello che riguarda il Senato, ovviamente, Rosaria Capacchione, Lucia Esposito, Wilma Moronese e Vincenzo D’Anna sono tutti uscenti dello stesso collegio. Passando alla Camera, invece, l’uscente di Caserta e Giovanna Petrenga che potrebbe essere candidata nuovamente nel listino bloccato collegato alla coalizione di centrodestra. Camilla Sgambato e Carlo Sarro, sono, invece, uscenti del collegio di Capua/Piedimonte con l’avvocato che potrebbe essere riproposto nel listino bloccato e la deputata Pd che è pronta a giocarsi il posto sull’uninominale o, anche, al Senato grazie ad un accoordo a tre chiuso con Stefano Graziano, che potrebbe essere il candidato del listino bloccato del collegio aversano e l’europarlamentare che dovrebbe guidare il bloccato proprio di Capua Piedimonte. Il vicecoordinatore regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi, invece, vorrebbe dire la sua al Senato, idea che solletica anche il presidente della commissione Ambiente della Regione Gennaro Oliviero. Il collegio camerale di Aversa, uninominale o bloccato, potrebbe essere l’ideale per il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano, così come il coordinatore provinciale degli azzurri Gianpiero Zinzi che è competitivo sia su Aversa che su Caserta anche se poi è stato a Piedimonte che alle regionali ha raccolto più voti. Per Forza Italia, da valutare c’è la posizione della senatrice Maria Rosaria Rossi, eletta nel Lazio nel 2013, che potrebbe essere candidata a Caserta sia nel collegio camerale di Piedimonte Matese, posto bloccato, sia al Senato sempre nel listino. Sul collegio di Caserta, la novità potrebbe essere rappresentata anche da Lucrezia Cicia, seconda più votata in Fi alle regionali che, comunque, scatterebbe a Palazzo Santa Lucia, nel caso in cui Gianpiero Zinzi dovesse diventare parlamentare. In lizza per un collegio anche il deluchiano Luigi Bosco che potrebbe essere competitivo sia sul collegio di Caserta che su quello di Capua Piedimonte. Per il leader di Campania libera, chiaramente, molto dipenderà da come saranno divisi nel dettaglio i comuni nei singoli collegi. E’ pronto a giocarsi le sue carte anche l’ex sindaco di Capua Carmine Antropoli che, vede nel collegio di Capua/Piedimonte la sua collocazione ideale, ma che, sarebbe in grado di dire la sua anche sul collegio senatoriale.

 


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