16:49:06 CASERTA. La sconfitta di Carlo Marino alle provinciali ha aperto l’ennesima resa dei conti all’interno del Partito democratico e del centrosinistra.
I numeri non avrebbero dovuto lasciare spazio a risultati differenti dalla vittoria di Carlo Marino: quell’80 a 20 che si è registrato sul consiglio, avrebbe dovuto ripetersi anche per la presidenza o, quanto meno, lo scarto di vantaggio che c’era tra le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, era talmente ampio che avrebbe dovuto permettere al sindaco di Caserta di poter gestire la partita. Così non è stato. Mentre sul consiglio i pronostici sono stati rispettati a pieno, sulla presidenza Giorgio Magliocca, non solo ha cancellato il gap, ma è riuscito anche ad accumulare un ulteriore vantaggio chiudendo lo scontro sul 56 a 44. Sul banco degli imputati si è subito trovato il presidente della commissione ambiente della Regione Gennaro Oliviero al quale è stata ascritta la colpa della sconfitta. Il presidente regionale del Pd Stefano Graziano ha anche chiesto alla segretaria Assunta Tartaglione una riunione della segreteria ad hoc per affrontare il caso del politico sessano e valutarne l’espulsione. Rispetto alla vicenda il commissario provinciale Franco Mirabelli ha fatto sapere di demandare ogni forma di decisione al partito nazionale che, però, sarà aiutato nella scelta da un dettagliato dossier che il senatore milanese sta preparando su Oliviero, ma non solo. Le annotazioni che sta mettendo assieme Mirabelli partono dalle elezioni comunali di Marcianise e arrivano sino al tonfo clamoroso delle provinciali. A Marcianise Oliviero si schierò apertamente con i suoi uomini a sostegno di Dario Abbate contro Antonello Velardi che era il candidato scelto dal Pd. Tra le altre cose, un posizionamento differente rispetto a quello dei democrat degli uomini di Oliviero, si ha anche a Santa Maria Capua Vetere dove Nicola Leone e Carlo Russo sono protagonisti assoluti della maggioranza di Antonio Mirra. Proprio due degli uomini chiave degli esecutivi di Marcianise e di Santa Maria Capua Vetere Pinuccio Moretta e Carlo Russo sono stati eletti alla Provincia nella lista dei Riformisti presentata da Oliviero. In questo quadro di incertezza e di tutti contro tutti, l’unico punto fermo che c’è è che Mirabelli sarà ancora la guida del partito almeno sino alle elezioni politiche. Non si ravvisano le condizioni per mettere fine alla fase commissariale e, così, il senatore ha fatto sapere che, nonostante la sconfitta ci sarà ancora lui a reggere le sorti del Partito democratico in Terra di Lavoro. Tra le decisioni più importanti che si troverà a dover prendere Mirabelli in queste ore c’è quella relativa alla posizione del Pd in Provincia. Cosa faranno i democrat dopo la sconfitta? Guideranno un’opposizione di tredici consiglieri contro una maggioranza di tre oppure favoriranno la costituzione di un governo istituzionale? Un interrogativo al quale ancora non c’è risposta anche perché bisognerà capire che tipo di indicazioni arriveranno a riguardo sia dal partito regionale che da quello nazionale che non si sono ancora espressi a riguardo. Rispetto a tutti questi interrogativi arriva la presa di posizione della senatrice Lucia Esposito che chiede il coinvolgimento degli iscritti per affrontare questa fase di difficoltà. «Non è più giustificabile e mi annoia non poco il dibattito esclusivamente "interno" ai "vertici" del PD in provincia di Caserta - ha sottolineato la senatrice - Ho la sensazione, ed è forse più di una sensazione, che i nostri Amici siano più stanchi di noi. Non si può far finta di niente rispetto alla gravità di alcune condotte. Non esistono soluzioni semplici da perseguire, ma certamente non è più rinviabile la convocazione di un'Assemblea degli Iscritti, per confrontarci senza veli e ipocrisie fra tutti quelli che lealmente si sentono ancora di appartenere alla nostra Comunità. C'è l'assoluta ed urgente esigenza di avviare una fase nuova di vero coinvolgimento e di vera condivisione. Un cambio di passo reale e non meramente dichiarato!».
