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14:18:20 CASERTA. Le elezioni provinciali hanno decretato, a sorpresa, la vittoria di Giorgio Magliocca. Onorevole Zinzi, più meriti del sindaco di Pignataro o demeriti di un centrosinistra trasformista?

«E’ certamente un successo frutto della determinazione di Giorgio e del tanto atteso rilancio di Forza Italia. In questo caso parlare di demeriti del centrosinistra significa fare un torto al grande lavoro che l’intero partito ha fatto sui territori. La prima cosa che si impara “sul campo” è guardare prima di tutto in casa propria. E’ quello che facciamo noi e che mi sento di consigliare a tutti».

Prima il dato di Maddaloni, poi quello della Provincia: Forza Italia sta tornando ai livelli che le competono in Terra di Lavoro.

«In provincia di Caserta Forza Italia sta attraversando una nuova e positiva fase che non è improvvisa, ma frutto di un percorso avviato sei mesi fa. In questo periodo abbiamo dato vita una vera ricostruzione che parte dal basso, coinvolgendo tanti volti nuovi e non, desiderosi di impegnarsi per il proprio territorio. Insomma stiamo dando nuova linfa alle aree in cui c’era una situazione di stallo, a cominciare dai grandi centri. Questo lavoro, unitamente all’entusiasmo che riscontriamo sui territori grazie al presidente Silvio Berlusconi, ha determinato un trend positivo che sono sicuro crescerà ancora».

Crede che quegli stessi sindaci di centrosinistra che oggi hanno votato per Magliocca quando si tratterà di approvare il bilancio in assemblea si esprimeranno in favore del presidente o faranno prevalere la “ragione di stato”?

«Il ruolo della Provincia, a causa della pessima legge Delrio, è stato completamente stravolto e con esso anche quello dei consiglieri provinciali che oggi più che mai sono chiamati ad un atto di responsabilità che prescinde dal colore politico. Auspico che i lavori dell’Assemblea siano ispirati da uno spirito di costruttiva collaborazione nell’esclusivo interesse dei cittadini di Terra di Lavoro».

Dello Stritto, Di Chiara e Di Grazia: il primo ed il terzo provengono dalle due principali città. Per Fi un bel punto di partenza.

«Un punto di partenza senz’altro positivo, grazie ad una lista competitiva, nei grandi quanto nei piccoli Comuni, per qualità e sostanza. Un grazie va ai 16 candidati che hanno riportato Forza Italia sopra il 20%. La forza ed il potenziale della squadra di Aversa li conoscevamo già. A Caserta senza dubbio c’è un fermento nuovo dovuto anche all’attività del coordinamento cittadino bene organizzato e propositivo. Domenica, ad esempio, i ragazzi del movimento giovanile saranno in piazza nel Capoluogo per presentare le loro idee su temi come la sicurezza, la cultura e la viabilità. Ripartiamo, quindi, da questo lavoro certosino».

Al netto dell’esito del ricorso, molto probabilmente in primavera Maddaloni andrà al voto. La riconquista delle grandi città da parte del centrodestra riparte da Andrea De Filippo sindaco?

«Senza dubbio Andrea De Filippo è il candidato naturale del centrodestra a Maddaloni. Lo ha dimostrato, seppure nel poco tempo a disposizione, ed è la migliore alternativa all’irresponsabilità Pd maddalonese. La sua presenza spontanea alla conferenza stampa di Forza Italia, convocata per festeggiare la vittoria di Giorgio Magliocca, lo testimonia. Il nostro prossimo obiettivo sarà dare un’alternativa amministrativa seria alla Città di Caserta».

Elezioni politiche, a che risultato può ambire il centrodestra casertano?

«La fase di riorganizzazione interna sui singoli territori non si è ancora conclusa, ma le vittorie ottenute fino a questo momento fanno sperare in un risultato certamente positivo. Il 20% raggiunto alle Provinciali, sebbene riferito ad elezioni di secondo livello, rappresenta un dato politico da tenere in considerazione per le prossime sfide elettorali. Stiamo lavorando affinché Caserta torni ad essere tra le province più azzurre».

Dati alla mano, partendo dai voti delle ultime regionali, il suo collegio naturale dovrebbe essere quello dell’Alto Casertano dove ha fatto il pieno, a dispetto di chi la vede candidato a Caserta città o ad Aversa…

«Siamo ancora in una fase preliminare. Non sappiamo ancora con quale legge affronteremo queste elezioni politiche, né tantomeno chi saranno i candidati. Parlare di scelta dei collegi mi sembra prematuro. Un dato è certo: sono a disposizione del nostro movimento nella forma che sarà più utile. Al momento continuo a dedicarmi alla ricostruzione di Forza Italia, abbiamo bisogno di renderla ancora più radicata ed aperta».

Terra dei fuochi, in due anni di lavoro in commissione: qual è la situazione del nostro territorio?

«La Campania ha scontato, ed in parte ancora sconta, un danno all’immagine ed all’economia notevole a causa di una campagna di disinformazione sulla Terra dei Fuochi. In Commissione, con un lavoro quotidiano supportato da audizioni e sopralluoghi abbiamo cercato di chiarire alcuni aspetti di un fenomeno che oggi ha ripercussioni, per fortuna, meno evidenti rispetto al passato sul nostro territorio. Sebbene molti siano stati i passi in avanti compiuti finora, il fenomeno dei roghi è ben lontano dall’essere debellato e la scorsa estate ne abbiamo avuto una dimostrazione. Dal canto suo la Giunta regionale finora ha firmato protocolli d'intesa e convenzioni, pubblicato manifesti con titoli roboanti, ma non ha speso un euro per le bonifiche. Anzi, i capitoli di spesa relativi a Terra dei Fuochi approvati dal Consiglio Regionale continuano ad essere ‘saccheggiati’ per altri interventi. Su questo continuerò a dare battaglia».

L’Ilside di Bellona, una bomba ecologica che ha avuto ripercussioni pesantissime sul territorio.

«L’Ilside è uno dei siti sui quali si è concentrata l’attenzione della Commissione Terra dei Fuochi. Nel settembre del 2016, nel corso di un’audizione, denunciammo per la prima volta la gravità della situazione che vedeva stoccate oltre 6.000 tonnellate di rifiuti senza alcuna copertura e con le vasche di raccolta del percolato che traboccavano liquami direttamente nel bacino del Fiume Volturno, chiedendo alla Giunta di intervenire. A quella hanno fatto seguito audizioni ed interrogazioni. Quello che è accaduto dopo è stato raccontato dalle cronache. Ascoltando le preoccupazioni dei cittadini è stata approvata all’unanimità in Commissione Terra dei Fuochi una risoluzione proposta dal sottoscritto e dal collega Grimaldi con la quale si chiedeva alla Giunta regionale di predisporre i fondi per l’attuazione di un programma straordinario finalizzato alla messa in sicurezza del sito e alla rimozione di tutti i rifiuti stoccati, incluso lo svuotamento delle vasche di percolato. Proprio quest’ultimo atto è stato l’unico concreto passo in avanti. Ora per noi è necessario che si effettui al più presto un monitoraggio dell’aria e che la Giunta regionale intervenga in maniera decisiva».

 

  


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