21:25:41 SANTA MARIA CAPUA VETERE. Solitamente, e chi ci legge lo sa, non diamo spazio a quei casi che rappresentano il corollario di polemiche "ragionevoli" che abbraccia ogni amministrazione.

Faremo, questa settimana, uno strappo per un fatto certamente non grave avvenuto a Santa Maria Capua Vetere, non grave ma che forse rientra tra quelle scelte evitabili, politicamente inopportune.

Il fatto risale al 4 ottobre 2017 quando, con determinazione dirigenziale numero 212, si provvede all'impegno di 16.000 euro "per l'acquisto di un'autovettura da utilizzare ai fini istituzionali in dotazione al comando della polizia municipale".

Trattasi, ad essere precisi, di una Fiat 500 L acquistata presso il Gruppo Piccirillo Spa di Santa Maria Capua Vetere, una concessionaria plurimarca (e già questo è insolito).

16.000 euro, insomma, impegnati "con la massima urgenza" (recita la determinazione) per comprare un'auto "di rappresentanza".

Una vicenda che ci riporta alle polemiche grilline sulle auto blu e i costi della politica, in replay innocente in salsa sammaritana.

In questi casi è sempre difficile discutere della legittimità degli atti, fin troppo facile alzare un polverone sull'opportunità di pagare una cifra a tre cifre per comprare una vettura presso un concessionario selezionato a discrezione del buon senso incalzanti dalla "somma urgenza". Si prevedono polveroni pentastellati (e non solo).

La cosa che incuriosisce di più di tutta questa vicenda è la scelta del plurimarche e non della concessionaria specializzata.

Sia chiaro non che le vetture del plurimarche siano di serie B o meno efficienti o, ancora più semplicemente, meno belle.

500 L è quella del plurimarche e 500 L è quella della concessionaria, solo che, trattandosi di un ente pubblico ci si sarebbe aspettato che si scegliesse il canale ufficiale Fiat per acquistare il mezzo, ma tant’è, questa è stata la scelta.