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19:57:40 CASERTA. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di un sopralluogo fatto la scorsa primavera, aveva annunciato un’accelerata sostanziosa al cantiere del policlinico, promettendo la consegna dei lavori entro i prossimi tre anni.

L’opera alla quale si sta lavorando esce, comunque, in un certo qual senso, ridimensionata rispetto a quello che era il disegno iniziale, non tanto per quello che riguarda l’offerta sanitaria, anche se il problema dei medici è una questione tutt’altro secondaria da affrontare, quanto per i posti letto.

A fronte dei cinquecento posti letto previsti, che figurano da anni anche nel piano ospedaliero regionale con tutti i conseguenti danni per Terra di Lavoro che non ne ha mai potuto realmente usufruire, l’ospedale universitario dovrebbe nascere con soli trecentocinquanta. Nonostante tuto, i tre anni promessi da De Luca, rappresenterebbero una grande conquista per il casertano.

Un impegno sicuramente gravoso, ma che, a quanto sembra, almeno questa è la speranza di tutti i casertani, l’Università è intenzionata a rispettare.

Il rettore della Vanvitelli, infatti, in queste settimane, ha provveduto ad affidare una serie di interventi che lasciano intendere la volontà dell’Università di rispettare il cronoprogramma fissato dal numero uno di Palazzo Santa Lucia.

E’ stato, infatti, affidato alla Rtp 2Ditec sas di Aversa il servizio di verifica della struttura metallica prevista nel progetto esecutivo a copertura dell'Edificio Assistenza per un importo di 8550 euro oltre Iva e oneri concessori.

Questo non è l’unico intervento appaltato dall’Università.

Alla stessa società, infatti, per un importo di 7600 euro oltre Iva ed oneri, è stata assegnata la realizzazione dei servizi complementari ai servizi oggetto del contratto prot. 110867 del 22.09.2017, di progettazione strutturale per l'adeguamento dell'edificio Assistenza del Policlinico nell'ambito della redazione di perizia di variante a cura dell'Ufficio DL.

All’ingegnere Giuseppe Capaldo di Casapesenna è stato assegnato il supporto alla direzione dei lavori nell'ambito della progettazione edile della perizia di variante per l'adeguamento del progetto del Policlinico di Caserta. Per lui il compenso è di 12795 euro oltre all’Iva e agli oneri concessori. Nella lunga sfilza di interventi affidati nello scorso mese di luglio figura ancora l’Rtp 2Ditec sas di Aversa alla quale l’Università della Campania Luigi Vanvitelli per un importo di 16800 euro oltre Iva ed oneri ha assegnato l’incarico di progettazione strutturale redazione perizia variante in corso a cura Ufficio Direzione Lavori per l'adeguamento Progetto del Policlinico. La speranza che il policlinico possa finalmente vedere la luce passa per questo dinamismo amministrativo.

Caserta aspetta da tanto, troppo tempo, che il policlinico possa diventare e, per questo, anche segnali positivi come quelli dati dall’università non riescono a scaldare i cuori. La prima pietra della nuova struttura, in località Tredici, fu posta nel 2005 dall’allora sindaco Luigi Falco, insieme all’ex rettore della Seconda Università di Napoli, Antonio Grella, e a un rappresentante del governatore Antonio Bassolino. Ma la storia della costruzione dell’imponente policlinico casertano inizia molto prima, 22 anni fa. La firma del protocollo d’intesa per la realizzazione dell’ospedale risale al maggio del 1995, quattro anni dopo la pubblicazione del decreto che istitutiva la Sun e disponeva finanziamenti per edificare il nosocomio. La nascita stessa della Seconda Università di Napoli era legata alla costruzione del policlinico, l’ospedale più grande del Mezzogiorno d’Italia, un progetto che sin dagli anni ’90 si è scontrato con lungaggini amministrative e grovigli giuridici: due anni di attesa per la gara d’appalto, 5 per la conferenza dei servizi, sei per il via libera al progetto, 9 per l’aggiudicazione dei lavori. Nel 2005, il progetto definitivo fu finalmente presentato alla stampa: 500 posti letto e strutture universitarie immerse nel verde per un totale di 250 metri quadrati. Il finanziamento, interamente statale (Miur e ministero della Salute) e regionale, valeva 410 miliardi delle vecchie lire. Le istituzioni annunciavano il rispetto del cronoprogramma e fissavano il termine dei lavori al dicembre del 2008 ma, dopo un’odissea lunga 22 anni, il nosocomio non ha ancora visto la luce. La deadline è slittata tante, troppe volte: rescissioni dei contratti con le imprese, procedure di interpello delle ditte, interventi del tribunale e perfino intoppi di tipo ambientale. Il policlinico sorgerà infatti a pochi passi dalle cave, per le quali dovrebbe scattare lo stop alle attività, e da Lo Uttaro, area utilizzata a più riprese per lo sversamento dei rifiuti. Sin qui la storia, poi l’arrivo di De Luca che ci ha messo un nuovo stanziamento 150 milioni di euro, e una data di chiusura del cantiere: tre anni.


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