19:02:49 MADDALONI. Giornata decisiva quella di domani per la politica maddalonese. Davanti al Tar della Campania, si discute il ricorso presentato dai candidati delle liste dell’ex sindaco Andrea De Filippo che contestano l’attribuzione del premio di maggioranza da parte della commissione mandamentale della prefettura di Caserta.

Secondo i ricorrenti, infatti, il premio di maggioranza non si sarebbe dovuto assegnare alle liste del portacolori del Pd Giuseppe Razzano che pure avevano superato il 50% al primo turno, ma a quelle di De Filippo secondo il principio della governabilità applicato come prassi consolidata nell’ultima tornata elettorale sia a L’Aquila, che ad Avezzano che a Lecce. In base all’attribuzione dei seggi fatta dalla commissione mandamentale per la coalizione Razzano sono stati eletti 5 consiglieri del Pd (Campolattano, Imperia Tagliafierro, Reitano, Tontoli e Michele Russo), 2 dell’Udc (Sferagatta e Farina), 2 di Città di Idee (Sforza e Cafarelli) 2 di Calatia Libera (Lutri e Di Silvestro), 2 di Campania Libera (Iacobelli e il candidato sindaco Razzano, che naturalmente aderirà al Pd), e 1 Maddaloni E’ (Francesco Lombardi). Per la coalizione De Filippo, invece, 3 sono le caselle di Maddaloni nel Cuore (Capuozzo, Antonio Di Nuzzo e Siviero), 2 quelle di Forza Italia (Merola e Giuseppe Magliocca), 1 Maddaloni Libera (Valerio Stravino), e 1 Rinascita Maddalonese (Teresa Esposito). Completano il consiglio comunale Luigi Bove e Francesca Benenati per il Patto per Maddaloni, e l’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Giulio Carfora. Viceversa, se passasse la tesi dei ricorrenti, il consiglio comunale dovrebbe essere composto da 6 consiglieri di Maddaloni nel cuore, Forza Italia 4, Rinascita maddalonese 2, Maddaloni libera 2, Maddaloni futura 1. All’opposizione, invece, andrebbero Razzano, 3 consiglieri del Pd, uno a testa per Città di idee, UDC, Calatia libera e Campania libera a cui si andrebbe ad aggiungere il candidato sindaco del Patto per Maddaloni Luigi Bove. Chiaramente, se la composizione del consiglio dovesse essere la seconda, si annullerebbe il ribaltone del 27 luglio con le dimissioni dei tredici consiglieri che hanno determinato, per ora, la fine anticipata dell’amministrazione De Filippo. Un parere favorevole del Tar, infatti, nel modificare la composizione del consiglio comunale, andrebbe ad annullare anche le tredici firme visto che, la metà dei consiglieri, in realtà non sarebbe tale. Nelle prossime ore se ne saprà di più…