SAN PRISCO. I consiglieri comunali del gruppo LiberaMente Insieme di San Prisco ritornano sulla vicenda legata a concessioni edilizie e destinazioni d'uso, che ha visto coinvolto un assessore comunale della giunta del sindaco Domenico D'Angelo.
Matrona Libertino, Filomena De Felice, Rosaria Pasquariello, Annalia Curatolo e Salvatore Abbate fanno sapere: «Valutiamo doveroso e necessario denunciare ai cittadini I comportamenti quantomeno dubbi dell'attuale amministrazione. In data 09.08.2017 l’Ufficio Tecnico, emetteva ordinanza dirigenziale numero 30, regolarmente pubblicata all’Albo Pretorio del Comune, nei confronti di un attuale assessore comunale.
L’atto recita, tra l’altro, testualmente: 'Accertate le seguenti opere realizzate in assenza di Permesso a Costruire: Cambio di destinazione d’uso dei box auto previsti nelle Concessioni edilizie in un unico locale commerciale. Tale mutamento, oltre ad una diversa distribuzione degli spazi interni, conferisce all’intero immobile una maggiore volumetria urbanistica non conforme a quella prevista dal vigente strumento urbanistico, ordina al proprietario dell'immobile lo sgombero ed il ripristino dello stato dei luoghi di opere eseguite assenza di permesso di Costruire entro e non oltre giorni novanta (gg. 90) dalla notifica della presente'.
Nella mattinata del 6 settembre, i consiglieri del gruppo LiberaMente Insieme, nell’esercizio delle loro funzioni di controllo della correttezza dell’attività politica amministrativa dell’Ente, scoprono che a distanza di quasi un mese l’ordinanza ancora non risulta notificata all’interessato assessore. Pertanto, ad oggi i citati 90 giorni sono diventati 120 e non può esserci giustificazione valida per un ritardo di tale portata, oltretutto per una situazione grave sia per il contenuto, che per l’immagine politica che riveste. Nonostante si continuano a registrare situazioni imbarazzanti, noi continuiamo a credere che gli amministratori dovrebbero essere al servizio della politica e non servirsi della politica. Eventualmente questo nostro pensiero trova poca condivisione all’interno di questa compagine amministrativa».
