Oltre al garage degli orrori di via Scarpetta a Ponticelli, gli inquirenti hanno trovato poco distante un altro pozzo dove sono stati rinvenuti sangue e fluidi probabilmente del corpo di Vincenzo Ruggiero, il 25enne attivista gay, ammazzato da Ciro Guarente lo scorso sette luglio perché geloso del suo rapporto con la trans Heven Grimaldi con cui condivideva l’appartamento di via Boccaccio ad Aversa.
Una delle ipotesi che hanno formulato gli inquirenti è che, prima di murare i resti, Guarente li abbia rinchiusi in sacchi bucati per far cadere il sangue. Al momento ci si muove nel campo delle supposizioni, dal momento che l’ex marinaio non collabora. Gli investigatori, infatti, sono ancora alla ricerca della testa e di un avambraccio del commesso di Carpisa che non sono stati rinvenuti. Gli uomini del commissariato di Aversa che stanno seguendo le indagini, stanno cercando nuovi complici dopo Francesco De Turris arrestato perché accusato di aver ceduto la pistola a Guarente.