Tiene banco da qualche giorno il caso Davidde-Rizzieri-Pacifico. Al centro della contesa il posto del Comune di Mondragone nell’assemblea dell’Asi. Davidde è stato rimosso dal consorzio per ragioni politiche non appena si è insediata la nuova amministrazione cittadina guidata dal medico.
La volontà del nuovo corso politico cittadino, però, non sarebbe supportata da basi tecniche tanto che Salvatore Davidde ha presentato addirittura un doppio ricorso contro il sindaco e contro il Comune. Negli articolati esposti redatti dal noto amministrativista Renato Labriola, vengono messi in evidenza abusi ed illegittimità che sarebbero stati commessi per mandare a casa l’esponente vicino all’ex sindaco Giovanni Schiappa. In particolare, Labriola evidenzia come oggi, il Comune di Mondragone, in palese violazione dello statuto, abbia nominato due rappresentanti nell’assemblea dell’Asi. Con decreto 71 del 23 giugno 2017 il sindaco Pacifico nominava se stesso all’interno dell’assemblea dell’Asi al posto di Davidde. Successivamente, con decreto 82 del 29 luglio 2017, Pacifico nomina Alessandro Rizzieri all’interno dell’ente strumentale, senza, però, provvedere a revocare il decreto 71. Labriola, nel testo del ricorso, evidenzia come, tale omissione andrebbe a violare lo statuto del comune e del consorzio, indicando nell’assemblea dell’Asi due nomi per Mondragone (Pacifico con il decreto 71 e Rizzieri con quello 82). Nell’esposto l’avvocato Labriola sottolinea come, oltre all’anomalia, del doppio componente, le nomine sia di Pacifico che di Rizzieri non vengono sostenute da deliberati del consiglio comunale come prevede lo statuto. «Prima di procedere alle nomine il Sindaco deve ricevere gli indirizzi dal Consiglio. Non a caso ha di tempo 45 giorni dalla sua elezione – si legge nel ricorso al Tar - Ebbene il decreto del Sindaco di Mondragone n. 71 avente ad oggetto “ASI CASERTA. DESIGNAZIONE E CONTESTUALE REVOCA RAPPRESENTANTE” è del 23.06.2017 mentre il Consiglio comunale di Mondragone (prima seduta) si è insediato solo il 6.7.2017 senza peraltro deliberare in ordine agli indirizzi suddetti. Ed ancor di più il decreto del Sindaco di Mondragone n. 82 del 29.07.2017 è stato emanato solo con un apodittico e gerico richiamo ai criteri stabiliti da una risalente delibera di Consiglio Comunale (la n. 66/99) senza però estrinsecare la parametrazione a quei criteri per operare la scelta del Consigliere Rizzieri che, così come è stata effettuata risulta arbitraria e carente di motivazione. violando di conseguenza l’art. 3 della legge 241/1990 e s.m.i. riferita agli artt. 42 lett. M e 50 comma 8 del D.Lvo 267/2000 ed agendo in totale carenza di potere».