MONDRAGONE. A quanto pare i rapporti politici fra l'ex sindaco Conte, padre del consigliere comunale Michele e ispiratore delle azioni politico-amministrative dell'assessore Francesca Gravano, ed il consigliere regionale Zannini hanno avuto una brusca battuta d'arresto, anche grazie alla posizione di parte assunta dal consigliere comunale Vincenzo Corvino utilizzato dal primo cittadino Virgilio Pacifico per dare man forte al capogruppo della lista civica zanniniana Unione Popolare, Alessandro Rizzieri, anziché al suo socio di studio pediatrico Ugo Conte.

Infatti l'assessore Gravano, delegata alla cultura ed al personale, negli ultimi giorni del mese di luglio pare abbia scritto di suo pugno una disposizione indirizzata al responsabile dei servizi culturali ed al responsabile del personale per spostare immediatamente tutti i collaboratori dello sportello Cup sito presso il Municipio di viale Margherita alla Mediateca comunale.
Così come disposto, questo trasferimento di risorse umane e servizi sarebbe dovuto avvenire tassativamente per il giorno 1 agosto, ma non e' stato così proprio per la reazione scomposta del consigliere comunale Sandro Rizzieri che ha ritenuto che ciò non potesse accadere senza il placet suo o magari del consigliere regionale Giovanni Zannini.

A dire il vero, nella partita un ruolo l'ha giocato anche Franco Petrella, padre del presidente del consiglio comunale Claudio, che per difendere i dipendenti comunali prestanti servizio a viale Margherita che non hanno interesse a sobbarcarsi della consegna e rilascio dei pass e badge d'accesso agli uffici che oggi cura l'ufficio Cup, ha rafforzato la posizione di Zannini a scapito di quella di Conte. I rapporti tra questi ultimi, in effetti, scontano già da qualche tempo la volontà del sindaco Virgilio Pacifico, appunto tramite il consigliere Enzo Corvino, di rispondere allo sgarbo incassato con il non programmato ingresso di Conte e Petrella all'interno di Unione Popolare sotto l'egida di Zannini padre e figlio e, quindi, rischiano di deteriorarsi per volere proprio dell'attuale primo cittadino e dei suoi uomini più fidati.