A nome del movimento civico “Ora”, il coordinatore Antonio Tartaglione commenta il post Facebook in cui il sindaco Antonello Velardi rivolgendosi al cittadino Salvatore Postiglione e riferendosi alla sua attiva presenza sul social network, lo invita a “darsi una calmata” perché altrimenti “Felicori (il datore di lavoro di Postiglione) si preoccupa, si incazza” e, si cita testualmente dall’intervento della fascia tricolore, “poi uno dice che i bolognesi sono stronzi”.
“Quando ha terminato il repertorio degli insulti,- afferma Tartaglione- Velardi passa direttamente alle minacce velate. Eppure non le rivolge contro gli eventuali camorristi o mariuoli che, secondo lui, compiono nefandezze ai danni del territorio, ma le indirizza a quegli stessi cittadini onesti che, in quanto sindaco, egli dovrebbe rappresentare. Oggi è accaduto un fatto gravissimo e Salvatore Postiglione, che ne è lo sfortunato protagonista, merita la nostra solidarietà ed il nostro appoggio.
Il primo cittadino lo ha avvertito: se continua ad essere così attivo su Facebook, sebbene lo faccia in orari extra lavorativi, il suo principale, Felicori, potrebbe essere indotto ad adottare provvedimenti che, l’allusione è chiara, non fanno presagire nulla di buono.
Il nostro concittadino si è macchiato delle gravi colpe di dedicare una parte del suo tempo libero alla politica attiva e di essere in disaccordo con l’operato dell’attuale amministrazione. E’ gravissimo: oggi noi ci sentiamo come in Venezuela; oggi noi ci sentiamo come in Turchia; oggi noi sentiamo di vivere in quella che sembra una dittatura; oggi noi vediamo calpestata la democrazia nelle sue fondamenta; oggi siamo tutti Salvatore Postiglione.
Il sindaco Velardi ha deciso di essere debole con i forti e forte con i deboli. Doveva denunciare alle Forze dell’Ordine il crimine che dice essere dilagante a Marcianise, ed invece continua a prendersela con il suo laborioso popolo”.