MONDRAGONE. Si discuterà il prossimo 19 dicembre davanti al Tar Campania il ricorso presentato dall’ex sindaco Giovanni Schiappa per chiedere l’annullamento delle amministrative a Mondragone al termine delle quali è stato eletto Virgilio Pacifico come sindaco.
Il tribunale ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Luca Rubinacci e sottoscritta dai Pasquale Marquez, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro, Valerio Bertolino e Achille Cennami oltre che dallo stesso Schiappa. Pesanti le motivazioni alla base del ricorso. "Con il deposito del ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania avvenuto nei giorni scorsi, comincia ii count-down verso I'udienza del 19 dicembre 2017, per l'annullamento del procedimento di elezione del sindaco e del consiglio comunale di Mondragone relativo alla votazione dell'11 giugno 2017 – si legge in un passaggio dell’esposto di Rubinacci - II risultato della competizione elettorale e, tuttavia, insanabilmente viziato da plurime e gra vissime anomalie in diverse sezioni. Alcune di esse sono state addirittura rilevate dall'Ufficio centrale elettorale che, ciononostan te, ha illegittimamente proceduto alla proclamazione del candidato sindaco Virgilio Pacifico. Ma anche in altre sezioni risultano numerose gravissime ed eclatanti anomalie. La giurisprudenza ha da tempo chiarito che ove risultino pier voti dei votanti, in particolare a causa dell'utilizzo di un numero di schede superiore agli elettori che risultino aver esercitato il diritto di voto, oppure risulti la sparizione di schede che it seggio avrebbe dovuto custo dire, si e in presenza di una radicale contaminazione della regolarità del voto e quindi della genuinità del risultato finale. Del resto con specifico riferimento alle schede, e sufficiente la sottrazione di una sola scheda bianca per controllare, in realtà, un indefinito numero di voti. Il fenomeno, meglio noto come "scheda ballerina", consiste nel consegnare (fuori dall'urna) all'elettore la scheda vidimata e illecitamente ottenuta dopo averla già compilata; l'elettore a quel punto dovrà deporre nell'urna quella scheda e restituire all'uscita del seggio quella a ncora intonsa che il seggio gli ha consegnato. A questo punto è tale scheda che verrà compilata nuovamente e consegnata al successivo elettore, e così via per un numero potenzialm ente elevatissimo di volte e quindi di voti che in tal modo diviene possibile controllare grazi e anche ad una sola scheda vidimata di cui non risulti la sorte. Si tratta di un fenomeno collaudato e sperimentato soprattutto nel Mezzogiorno, che ha dato luogo a molteplici sviluppi giudiziari penali, documentati da numerose inchieste giornalistiche e articoli. È appena il caso di sottolineare che il fenomeno è accertabile dalla magistratura inquirente soltanto all'esito di complesse indagini penali che certo non possono essere pretese né quale condizione per poter denunciare l'illegittimità in sede amministrativa, né quale onere probatorio addossabile a chi agisce in sede di giurisdizione amministrativa. Da qui la doverosa attenzione della giurisprudenza amministrativa che spesso arriva prima della magistratura penale a colpire il fenomeno annullando per questa ragione le elezioni e anticipando l'esito di una indagine penale che porta a conclusioni investigative convergenti, nel ritenere che la non corrispondenza tra schede vidimate e somma tra schede votate e rimaste inutilizzate è idonea di per sé a invalidare il voto. E ciò proprio in quanto, come innanzi evidenziato, basta anche una sola scheda illecitamente ricevuta dal (o sottratta al) seg gio per controllare un numero indefinito di voti. Ed è appena il caso di aggiungere che nel caso del Comune di Mondragone così non è, poiché il fenomeno è stato massiccio e sistematico e va, peraltro, contestualizzato rispetto alle numerose anomalie verificatesi nel corso dell e elezioni, alcune di esse denunciate, che autorizzano a gettare più di un'ombra sul corretto andamento della competizione in rag ione del sospetto, più che fondato, che si sia verificato in alcune sezioni il fenomeno della c d. scheda ballerina, tant'è che si è rinunciato a denunciare diverse altre anomalie che avrebbero complicato di più il quadro rispetto all'interesse azionato. Si consideri, ad esempio, che, come si evince dai verbali degli uffici sezionali è stato autorizzato il voto assistito per patologie di carattere psichiatrico, malgrado sia esclusa -pacificamente - tale facoltà; agli accompagnatori non è stato annotato sulla tessera elettorale il fatto di avere, appunto, assistito un elettore al voto, il che ha consentito che un singolo soggetto accompagnasse più di un cittadino al voto; talvolta circa il 75% d egli elettori sezionali, inclusi quelli di altro Stato membro dell'Unione Europea, è stato riconosciuto personalmente dai componenti il seggio, ecc. Le dedotte violazioni dei principi di trasparenza e genuinità del voto, lette nel descritto complessivo contesto, assumono una valenza certamente indicativa della fondatezza del presente ricorso volto ad annullare il procedimento di elezione del sindaco e del consiglio comunale di Mondragone relativo alla votazione dell'11 giugno 2017, previa apposita istruttoria - se ritenuta necessaria - volta a verificare la fondatezza di tutto quanto evidenziato".
