C’è chi guarda con una certa dose di diffidenza le ricorrenti e pressanti campagne per la riduzione dei costi della politica. C’è chi pensa che l’attacco indiscriminato alla cosiddetta <Casta> (soprattutto politica), pur avendo come giusto obiettivo l’eliminazione di atavici privilegi e di ingiustificabili sprechi non sia, tuttavia, privo di venature di qualunquismo e di pericoloso populismo. Max Weber intitolò <La politica come professione> uno dei suoi testi più famosi, praticamente un manifesto. La parola <Beruf> in tedesco ha un doppio significato, vuol dire sia <vocazione> che <professione>.

Ma per i populisti non c’è alcuna professionalità nella politica. Pretendere di fare politica ad emolumenti zero, secondo alcuni, costringe un pezzo di popolazione che non se lo può permettere a precludersi ogni possibilità di presentarsi alle elezioni. Un diritto di tutti rischia così di trasformarsi in un privilegio di pochi. Con la prospettiva, non tanto astratta, che la poca voglia di andare a votare si coniughi sempre di più alla poca voglia di farsi eleggere. Anni di retorica e di antipolitica stanno progressivamente sfigurando la nostra democrazia e producendo disaffezione e <gentismo>.

“La cautela con la quale vanno osservate le lotte agli sprechi della politica non può comunque- a parere di MBC- non far apprezzare le iniziative che su questo tema il M5S sta portando avanti con coerenza a tutti i livelli istituzionali, né le azioni che tanti sindaci hanno di recente messo in piedi. Pensiamo, solo per fare un esempio, a Mauro Riccioni, un sindaco dell’entroterra maceratese, che ha deciso di rinunciare ad ogni emolumento e rimborso spese per la sua attività di primo cittadino. Così come va elogiata la posizione politica assunta su questo tema dai nostri <compagni di viaggio> di <IO AMO MONDRAGONE>. Il quarto punto del loro <Patto Etico> (la loro Tavola è un po’ meno presuntuosa dell’ALTRA e si ferma a 5), che presentarono alla città lo scorso anno, dando di fatto l’avvio alla coalizione che ha poi portato alla vittoria di Virgilio Pacifico, intitolato appunto <Lotta agli sprechi della politica e delle istituzioni>, recita: <Destinazione dedicata dei gettoni e delle indennità per i consiglieri e gli assessori, eccezion fatta per chi ricorre all’istituto dell’aspettativa per dedicarsi alla delega affidata, o comunque una riduzione pari ad almeno il 50% di quanto previsto dalla norma. Il Sindaco accetterà analogo trattamento>.

MBC non nutre dubbio alcuno sul fatto che sia la consigliera Teresa Pagliaro, capogruppo di <IO AMO MONDRAGONE>, che l’assessore Federico, già candidato non eletto di <IO AMO MONDRAGONE>, passeranno- dato il tempo della responsabilità- dalle parole ai fatti, tramutando il loro <principio etico> in prassi. E a loro MBC esprime sin d’ora tutto il proprio apprezzamento.

“Sarebbe bello però che tale <principio etico>, dato da <IO AMO MONDRAGONE> in tempi non sospetti, non restasse appannaggio soltanto della consigliera Pagliaro e dell’assessore Federico, ambedue espressione di <IO AMO MONDRAGONE>, per diventare patrimonio di tutte le <novelle> cariche istituzionali di Mondragone. Una tale coerenza non sarebbe ovviamente determinante per costruire quella <città felice>, piccola aspirazione di <IO AMO MONDRAGONE>, ma potrebbe almeno contribuire a restituire un po’ di credibilità alla politica locale.

“Il timore di MBC è che però tra la <propria felicità> e la <felicità della città>, i novelli rappresentanti delle istituzioni locali a guida Pacifico sceglieranno, senza titubanza alcuna, la propria. Con buona pace dei <patti etici> di <IO AMO MONDRAGONE>. Patti sicuramente estranei al populismo, ma non a qualche temerarietà”.