AVERSA. «I consiglieri di maggioranza, tranne alcuni e non se ne è capito il motivo, hanno inteso abbandonare l’aula per le offese gravi ed ingiustificate rivolte al Presidente del Consiglio Augusto Bisceglia.
C’è stato un intervento del sindaco Enrico de Cristofaro molto sentito a difesa del Presidente nel corso del quale ha inteso stigmatizzare l’irriverente comportamento della minoranza nei confronti di un uomo che al di là del suo corretto comportamento, insieme al consiglio comunale, ha subito un grave danno d’immagine quale attento supervisore super partes nel condurre i lavori del consiglio».
Francesco Di Virgilio, Renato Oliva, Stefano di Grazia, Francesco Di Palma, Domenico Palmieri, Michele Galluccio; Danila De Cristofaro, Raffaele De Gaetano, Daniele Paolo Sbano; Isidoro Orabona.
«Sono stato offeso e bistrattato per questo ho deciso di abbandonare l’aula». Queste le parole a caldo del presidente del consiglio comunale Augusto Bisceglia a margine del consiglio comunale di questa mattina. E continua: «Sono mesi che i consiglieri comunali di minoranza invece di pensare alla discussione politica ed al bene della città, puntano solo a ingiuriare la mia persona. Per questo motivo ho deciso di abbandonare l’aula. Ringrazio anche i consiglieri comunali di maggioranza che per solidarietà alla mia persona hanno abbandonato il consiglio comunale. Mi dispiace, però, che lo stesso non abbiano fatto i consiglieri del gruppo di ‘Noi Aversani’ e Mario Tozzi». Probabilmente questa scelta di non supportare il presidente del consiglio Bisceglia, è derivata dalle ambizioni di chi avrebbe voluto essere stato eletto alla guida del Civico Consesso.
Nel corso della conferenza stampa il sindaco Enrico de Cristofaro ha ricostruito quanto successo oggi: «Durante la seduta odierna del consiglio comunale una parte dell’opposizione ha rivolto ripetutamente offese ed ingiurie al Presidente del consiglio Augusto Bisceglia. Ormai si è perso il senso e la misura. Si tratta dell’ennesimo atto di arroganza e maleducazione grave ed indegno, messo in atto da chi ricopre il fondamentale ruolo di rappresentante delle minoranze. A nulla è valso l’intervento del sindaco che ha stigmatizzato quanto accaduto, chiedendo il rispetto del luogo e degli uomini che rappresentano le Istituzioni. Appello disatteso dalle minoranze. Le esternazioni ed i giudizi di scorrettezza sulla persona non sono assolutamente compatibili alla critica politica ed non sono consoni alla dialettica tipica di un’aula consiliare. Del resto, il ricorso agli attacchi ad personam ed alle offese, sono segni di immaturità e di debolezza, caratteristiche queste che hanno segnato tutto il percorso della consiliatura da parte di questi tutti i rappresentanti della minoranza. Questo episodio che denota mancanza di rispetto non solo verso il Presidente del consiglio, ma soprattutto della funzione istituzionale che esso rappresenta, ha decretato di fatto una delegittimazione del suolo Istituzionale ricoperto dal consigliere comunale Augusto Bisceglia. Il Presidente del Consiglio con alto senso di responsabilità e di correttezza politica, ha abbandonato la seduta, essendo venuti a mancare le condizioni minime di dialettica politica e i principi stessi della buona educazione. Non sono più disponibile ad accettare comportamenti così indegni di alcuni rappresentanti della Pubblica Amministrazione». Ha affermato, poi il presidente del consiglio Augusto Bisceglia: “Ribadisco la mia disponibilità e la mia lealtà nei riguardi di questo consiglio e nella convinzione di aver svolto il ruolo di superpartes, rispettando sempre e comunque le leggi ed i regolamenti. Mi adeguo pertando alla decisioni politiche che matureranno nei prossimi giorni nel rispetto degli elettori, di tutti i cittadini e della maggioranza cui appartengo”.
A margine della conferenza stampa il primo cittadino ha annunciato che sta “valutando l’azzeramento della giunta”.