La sera di ieri, mercoledì 21 giugno si è svolto presso la Cattedrale di Acerra l’incontro Annuale sulla Questione Ambientale giunto alla sua quarta reiterazione e volto a porre in evidenza l’attenzione sulla questione ambientale dei nostri territori al fine di generare una speranza per il futuro.

L’Assemblea del 2017, in particolare, è stata caratterizzata dalla presenza di monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, sensibile e in prima linea sulla questione della giustizia e della salvaguardia del Creato, e presidente della Commissione per i problemi sociali, il lavoro e la salvaguardia del Creato della Conferenza episcopale italiana ed è stata aperta dalle voci del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, ospite per l’occasione, che ha introdotto il convegno sulle note di “Se per miracolo” e “Lo scriverò nel vento”. Presenti le autorità civili e militari e gli operatori della comunicazione. A modulare gli interventi Antonio Pintauro, direttore dell’ufficio per le Comunicazioni Sociali. Nei saluti il vescovo di Acerra, Mons. Di Donna, ha dato il benvenuto ai partecipanti e invitato a “testimoniare l’impegno della Chiesa intera, oltre l’emergenza, su un tema che ai cristiani sta a cuore perché il Creato insieme alla Scrittura sono i libri attraverso cui il Creatore parla agli uomini di ogni tempo.”A questo scopo, ha intenzione di istituire una Consulta diocesana affinché l’educazione alla salvaguardia del Creato entri nei cammini di educazione alla fede fin dall’infanzia. Ne è nato un cammino della Conferenza episcopale campana e degli uomini di buona volontà – dal titolo Chiamati a custodire il Creato, e diviso in tappe nelle diocesi – attraverso il quale i vescovi della Campania hanno avviato la riflessione, studiato, ascoltato e fatto proposte. Il cammino ha avuto come punto qualificante la tappa di Acerra del 26 settembre 2015, quando, dopo un lungo periodo di preparazione, arrivarono in città tutti i presuli della regione. A caratterizzare quel momento fu il dialogo con le Istituzioni, a cui furono consegnate le attese e le proposte della gente, nella convinzione che «un’uscita dall’emergenza ambientale sarà possibile solo sulla base di un dialogo tra cittadini responsabili e Istituzioni trasparenti ed orientate al bene comune». In quella occasione, le Istituzioni – in particolare il presidente della Regione Campania on. Vincenzo De Luca – si impegnarono pubblicamente davanti a tutti i vescovi e alla popolazione presente su alcuni punti: assumere la questione ambientale come prioritaria; la ricostituzione in poche settimane del registro dei tumori; l’avvio delle bonifiche; e infine il monitoraggio delle polveri sottili e della qualità dell’aria con la partecipazione dei cittadini al massimo livello sul confronto dei dati. Nel suo intervento Mons. Santoro, esponendo i fatti dell’esperienza vissuta in Brasile come sacerdote fidei donum e nell’esercizio della sua attività presso l’arcidiocesi di Taranto sulle questioni legate all’ambiente, ha indicato come obiettivo della comunità ecclesiale “il superamento dell’indifferenza inerente alle tematiche ambientali e dell’individualismo. No alla rassegnazione perchè il cambiamento è possibile laddove si segue la via della vicinanza alle persone.” Prima tappa di questo obiettivo è la denuncia della situazione vigente, l’attenzione alle questioni prioritarie di lavoro e ambiente. La seconda è mettere in campo le iniziative per risolverle. L’attenzione all’ambiente e al lavoro, vengono infatti definite dal presule, “la nuova frontiera dell’evangelizzazione” che mette al centro della realtà non le teorie ma la persona e favorisce il dialogo tra le generazioni. Durante l’incontro vi è stata la proiezione di due video che hanno raccontato il “dramma umanitario” di queste zone con un omaggio alle vittime dell’inquinamento. A chiudere il IV Incontro Annuale sulla Questione Ambientale il dibattito con il pubblico mentre la performance del Coro dell’Antoniano continuerà questa sera, giovedì 22 giugno alle 18.30, sempre nella Cattedrale di Acerra.