CASERTA. La trasgressione è diventata ormai il sale per tenere in vita molte coppie. Questo, almeno quanto riferisce il portale facemagazine.it che fa una ricognizione sui vizi degli italiani che amano uscire dalla monotonia del rapporto con il proprio partner per frequentare locali per scambisti.

O almeno questo è quello che sembra a giudicare dalla quantità di club per adulti sparsi lungo tutto lo stivale. Sono i cosiddetti club privé, locali in cui coppie e singoli “giocano” attraverso lo scambismo e le pratiche voyeuristiche e che, negli ultimi anni, hanno visto una crescita esponenziale.

Le stime, chiaramente giocate al ribasso dato l’anonimato sempre preteso in questi ambienti, indicano il 10% delle coppie sessualmente attive come abitué del genere. Ciò vuol dire che una coppia su quattro in Italia cerca attraverso il web o recandosi presso luoghi deputati a questo scopo, uomini e donne alla ricerca di quel piacere e quelle emozioni forti che permettono la fuga da quella monogamia imposta dai costumi sociali. Costumi che a molti vanno stretti, evidentemente.

Il portale facemagazine.it fa una ricognizione anche dei luoghi più in per le coppie trasgressive e, ovviamente, ce n’è per tutti i gusti al Sud, in Campania e, naturalmente, in provincia di Caserta.

La mappa dei locali hot la apre Cassino con l’Araba Fenice, segue Frosinone con il Mozart Club Privé e la Campania vanta locali per scambisti ad Avellino, con Adamo ed Eva e il New Privilege Club Privé, a Capua con Marylin e la Dea incantata, sempre nella provincia di Caserta.

A Striano, in provincia di Napoli, il club Il regno dell’Eros avverte: “Non si è morti fin quando non si desidera sedurre ed essere sedotti”. La città di Napoli offre l’Adrenalina Club Privé, Miami, Olimpo, Femina Club, Red Passion Club Privé.

A Sarno (Salerno) il Red Passion Club. Restando nella privincia di Avellino, a Grottaminarda c’è l’Exclusive Club Privé e a Monteforte Irpino, il Libidos.

Ancora più a sud, a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, c’è il Dèa club privé e a Fasano, il Margot e il Selva Club, a Ceglie Messapica. A Francavilla Fontana, troviamo il Sensitive Club Privé e a Grottaglie (Taranto) il Luxury Club Privé.

L’inchiesta condotta dal portale facemagazine.it è completa in tutti i suoi aspetti, dal momento che viene tracciato anche un profilo dei clienti che frequentano questi locali partendo dai dati che forniscono i titolari anche se non è possibile individuare uno stereotipo di coppia che frequenta questi locali.

Sia sul web che nei locali l’identikit del frequentatore medio è assolutamente vario per età e professione. Le differenze sociali, confermano gli stessi gestori dei club privé, in questo caso non esistono. Crollano le inibizioni, e con loro tutto il resto, lasciando spazio a divertimento tra adulti consenzienti che sviluppano un’idea di intimità tra partner lontana da ogni moralismo, alternativa a quella tradizionale e, a giudicare dal numero di strutture in costante crescita, assai gradita. Non bisogna immaginare questi locali come dei luoghi dove è possibile fare tutto. Al contrario.

Ogni club ha regole ben precise: l’accesso è sempre riservato ai soci, è severamente vietato portare all’interno del locale telefoni ed ogni strumento con cui si possano scattare foto o registrare video.

Altissima è l’attenzione da parte dei gestori contro eventuali giri di sfruttamento della prostituzione, reato che pregiudicherebbe l’apertura del locale stesso.

E’ per questo che, come si legge ad esempio nel regolamento del Mondo di Atlantis, storico club della Capitale gestito da Jessica Rizzo in una villa sulla Cassia, non è consentito interagire con un solo componente della coppia ed è addirittura espresso il divieto di scambio di numeri di telefono personali.

Le coppie entrano, poi, ad un prezzo minore rispetto ai single il cui biglietto d’ingresso è ben più costoso (intorno ai 100€). Varia l’offerta, grazie a serate “a tema” che soddisfanno ogni tipo di clientela: c’è la serata naked, la serata striptease e quella dedicata al mondo trans e bisex.