ARIENZO. L’amministrazione comunale targata Davide Guida potrebbe vivere la prima crisi: le assenze della giunta del vicesindaco Vincenzo Crisci sono più di un segnale di rottura.

Per ora è soltanto un’ipotesi di rottura, ma i rapporti tra i ‘fratelli’ Guida e Crisci, molto ‘stretti’ dal punto di vista personale, più distanti da quello amministrativo, non sono più quelli di una volta. Il vicesindaco Crisci, infatti, lamenterebbe il potere di accentratore del comandante Guida, nonostante sapesse da anni di che pasta fosse fatto il suo grande amico. Fatto sta che Crisci sta collezionando numerose assenze in giunta e ciò non può passare inosservato. La questione dello stipendio e la mancata entrata in giunta del leader in consiglio comunale dell’Uga Francesco Crisci sono due dei fattori di una rottura tra Guida e Crisci, oltre a questioni personali. Il rappresentante dell’Unione dei giovani arienzani in consiglio comunale è ormai diventato braccio destro di Vincenzo Crisci ed insieme avrebbero messo in scena una serie di mugugni che non possono far dormire sonni tranquilli al sindaco Guida.  Anche la Gioconda Lettieri lamenta una situazione di poca visibilità all’interno del consiglio comunale. Se è vero però che il sindaco Davide Guida sia l’accentratore per eccellenza, è pur vero che di progetti ed iniziative ( i modi per avere visibilità gli amministratori possono trovarli sempre) presentate e pubblicizzate sono veramente rari.  La base su cui poggia Guida restano i volti di Maria Antonietta Cimmino, Gennaro Battisegola, Sabatino Crisci e Mercedes Crisci che per ora tengono in piedi il castello del sindaco. A questi si aggiunge anche Nicola Zimbardi che negli ultimi mesi ha i piedi ben saldi nell’amministrazione Guida. Neanche col Pd Guida ha rapporti idilliaci, nonostante il partito diede un grande supporto per la vittoria elettorale del 2016. Per ora sono soltanto segnali di crisi, Guida è ancora sulla sua barca e finchè va, lasciala andare.