Comizio finale in via Roma per il sindaco Patrizia Vestini che chiuderà tra la gente la sua campagna elettorale.

«La mia forza e il mio motore sono i recalesi che in questi cinque anni sono sempre stati al mio fianco condividendo le scelte che ho adottato e sostenendomi in tutti i momenti – ha sottolineato – a loro va il mio grazie ed è con loro che rinnovo l’impegno per la città anche per i prossimi cinque anni. Sono delusa, invece, dal comportamento dei miei avversari che, anziché sollecitarmi su questioni amministrative, hanno preferito gettarla sull’inciucio così come è successo anche nel confronto di piazza Vestini di mercoledì. Ci mancava solo che criticassero il mio caffè e poi avremmo assistito a tutto… Devo pensare che, per puntare il dito su chi se n’è andato dal mio gruppo, evidentemente non hanno nulla da dire su questi cinque anni di governo che hanno segnato la rinascita di Recale». Vestini, da questo punto di vista è soddisfatta. «Prima che io diventassi sindaco, Recale non aveva un asilo, non aveva la farmacia comunale, non aveva tanti servizi per le famiglie meno fortunate, non aveva visto tanti lavori di riqualificazione – ha spiegato – non ci basta tutto questo. Oggi Recale deve crescere, puntando all’ampliamento delle iscrizioni dell’asilo, alla sicurezza, al miglioramento dei servizi, all’ampliamento della zona Wi-fi free, alla creazione degli orti degli anziani. Il nostro è un programma articolato, ma realizzabile perché prende le mosse dai fatti, da cose che sono state realizzate, non dalle chiacchiere». Vestini sottolinea come questa politica le abbia permesso di raggiungere un piccolo record: governare cinque anni. «San Nicola, Capodrise, Portico, Marcianise, Caserta, Maddaloni, San Prisco, Curti, San Felice a Cancello, Cervino e tanti e tanti altri comuni ancora non ci sono riusciti – ha detto – noi sì perché abbiamo messo in campo una politica basata sui risultati e sull’impegno quotidiano di tutti noi. Ora siamo pronti a governare per altri cinque anni migliorando il nostro record nell’interesse della città».