Hanno catturato il pubblico con i loro interventi il candidato al consiglio comunale nella lista Maddaloni nel cuore Antonio Di Nuzzo e il candidato sindaco Andrea De Filippo nel corso dell’incontro pubblico che si è svolto ieri sera Montedecoro. Ad aprire il confronto il consigliere uscente Di Nuzzo che ha paragonato l’attività pubblica alla famiglia.
«La famiglia è amore, rispetto, dedizione, passione sacrificio. Vivo il concetto di famiglia anche in politica. E proprio i valori della famiglia sono mancati negli ultimi anni a Maddaloni. Amore, rispetto, dedizione, passione, sacrificio: sono tutti valori che sono mancati in questi anni nella gestione della cosa pubblica a Maddaloni – ha sottolineato Di Nuzzo - Per risolvere i problemi della politica ci siamo qua noi, con Andrea De Filippo, un buon padre di famiglia che manca da tempo al Comune di Maddaloni. Sia chiaro De Filippo è quei padri burberi, severi, che non teme di dare delle punizioni, che all’occorrenza dà anche qualche scappellotto, ma che è in grado di impartire un rigore ed un’educazione assoluta. Di questo ha bisogno il comune di Maddaloni, di una persona competente, autentica, che ha un lavoro, che sa dove deve guadagnare e che non ha bisogno della politica per fare uno stipendio. Una persona che viva la politica come passione e come missione pronta a donare la sua esperienza al servizio della città». Di Nuzzo si sofferma poi, sul ruolo che dovrà andare a ricoprire lui nella prossima amministrazione. «Che ruolo posso avere io. Quello che ho nella mia vita: un manager che organizza, razionalizza e all’occorrenza stravolge, perché Maddaloni ha bisogno di una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione che non può essere fatta in uno, dieci o cento giorni, ma che ha bisogno di una programmazione seria che noi abbiamo, perché noi abbiamo competenza – ha dichiarato - Mi tremano le gambe nel fare l’elenco dei problemi di Maddaloni. Strade, viabilità, rifiuti, servizi, cimitero, cimitero e ancora cimitero. Lo ripeto tre volte perché non è da paese civile quello che è successo al nostro cimitero. I nostri defunti devono avere un decoro e una dignità». Di Nuzzo tocca poi il tema della periferia. «Per rinascere c’è bisogno che la periferia torni protagonista, ma, per farlo, c’è bisogno che in periferia le strade siano strade, non più percorsi ad ostacoli. E’ necessario che ci siano dei mezzi pubblici che la colleghino con il centro della città e con Caserta – ha sottolineato - E’ necessario che vengano attivati tutti i servizi. Noi siamo pronti a fare in modo che anche la periferia possa tornare alla normalità. Sarà per le mie origini familiari, ma io ritengo che la periferia debba recuperare il suo orgoglio attraverso le sue tradizioni: l’agricoltura. L’agricoltura deve tornare ad essere una possibilità per tante famiglie. E noi faremo di tutto affinché lo diventi». Deciso e chiaro anche l’intervento di Andrea De Filippo che ha rimarcato la necessità di una pianificazione reale per la città. «C’è bisogno di competenza per affrontare le tante emergenze che ci sono nella nostra città – ha sottolineato – Antonio ha toccato il tema del cimitero. E’ necessario che si provveda ad affidare all’esterno la gestione dei servizi cimiteriali senza costi per i cittadini, per evitare che si ripetano vergogne come quella di qualche mese fa. Nel cimitero c’è la storia della nostra città. Ci sono le tombe di De Sivo e della famiglia Scalera che rappresentano un pezzo di Maddaloni».
