SAN PRISCO. I cinque consiglieri comunali di San Prisco ‘defenestrati’ dal sindaco Mimmo D’Angelo hanno manifestato tutta la loro contraddizione, durante l’incontro pubblico che si è tenuto questa mattina in via Stellato.
Ad aprire gli interventi l’ex assessore Filomena Di Felice, che ha affermato: «Il sindaco con il suo provvedimento ha commesso un delitto politico, massacrando la sovranità popolare. Il suo obiettivo era quello di mettere nell’angolo i cinque consiglieri che non erano funzionali ai suoi progetti. Con il ribaltone finalmente potrà parlare con gente che usa il suo stesso linguaggio. La nostra è stata una politica fatta con onestà e trasparenza; in questi mesi, abbiamo preso atto che il sindaco e i suoi fedelissimi sono allergici a queste parole, tanto da aggredirci verbalmente quando avanzavamo delle proposte. Sperando in un nostro scoraggiamento non hanno mai risposto né tantomeno ascoltato le nostre domande, arrivando addirittura a non convocarci alle riunioni di giunte. Quando la consigliera Libertino ha deciso di abbracciare il nostro progetto ed hanno capito di non aver più la maggioranza nell’esecutivo hanno deciso di metterci da parte. In questo anno, ho cercato di prendere in mano la situazione rifiuti, rispolverando un progetto di ‘Campania Ambiente’ risalente alla precedente amministrazione Siero e cercando di portare in città le compostiere. Ebbene, sono state zittita prima dal sindaco e poi dagli altri consiglieri, che forse pensano solo a lottizzazione, a sanare situazioni insanabili».
La consigliera Matrona Libertino ha aggiunto: «Per quanto ci riguarda, quanto successo in questi giorni fa parte di dialettica e confronto politico. La rottura sancita dal sindaco è stato solamente un pretesto per cacciarci. Sulla questione delle delega all’Urbanistica aggiungo che la stessa è gestita da un consigliere ‘tecnico’ con lo studio professionale sul territorio. Nel momento in cui abbiamo chiesto spiegazioni su questo argomento, il sindaco prima ci ha revocato gli incarichi da assessori e poi ci ha sostituiti con la minoranza. Quanto fatto è politicamente scorretto».
