SAN PRISCO. Ad una settimana dal clamoroso ribaltone 'imposto' dal sindaco Domenico D'Angelo e dai suoi fedelissimi, che ha completamente capovolto gli equilibri politici, con l'esecutivo composto per tre quinti da ex consiglieri di minoranza e il gruppo di maggioranza più numeroso relegato nell'angolo, a San Prisco la tensione resta altissima.

Mentre si attende l'incontro pubblico dei cinque esponenti di 'Campania libera', previsto per domenica mattina, irrompe la sezione cittadina del Partito democratico, con una pubblicazione a firma del coordinamento e del segretario Pasquale Monaco. "Noi del Pd - si legge - sentiamo il bisogno di chiedere scusa ai nostri elettori. Circa un anno fa, avevamo chiesto di sostenere il progetto politico della lista 'LeAli per il Bene Comune': abbiamo sbagliato! Abbiamo sbagliato perché credevamo si trattasse di un progetto nuovo, innovativo, capace di archiviare vecchi metodi politici che per anni hanno caratterizzato la nostra comunità e di pianificare, dunque, un nuovo percorso per la città di San Prisco.

Così non è stato! Prendiamo atto del fallimento politico del progetto. Incapacità politica ed inerzia amministrativa caratterizzano la gestione della 'cosa pubblica'. È tempo di bilanci per l'amministrazione in carica: non è più possibile aggrapparsi ai vecchi alibi di cui hanno fatto abuso i nostri amministratori.

Un anno è trascorso senza l'ombra di una programmazione seria ed apprezzabile: dove sono finite le tante promesse fatte in campagna elettorale? La città di San Prisco non ha potuto beneficiare dei tanti fondi europei disponibili, grazie ai quali le altre amministrazioni virtuose (non la nostra!) affrontando la sfida del 'futuro' e le esigenze delle proprie comunità.

Per di più, in questi giorni stiamo assistendo al più classico dei tradimenti della volontà popolare: questo e niente altro è il ribaltone che si sta consumando. Quando si viene eletti, peraltro con un ampio consenso, non è possibile travolgere il risultato del voto consegnando la città a chi è stato sonoramente sconfitto. Se non si è in grado di amministrare, se non si riesce a governare la compagine che si è costruita per vincere, esiste una sola scelta: dimissioni!

Cittadini, apriamo gli occhi, questo progetto 'politico' era, evidentemente, sostenuto da qualche lupo travestito da agnello, bramoso unicamente di una comoda poltrona! Ci assumiamo la responsabilità di aver sbagliato scelta, chiedendo di sostenere questo deludente progetto politico, ma crediamo che ci sia tempo per rimediare: bisogna porre fine rapidamente a questa esperienza politica".