Prosegue la questione legata alla necessità di attuare una legge antiriciclaggio più stringente nel campo del gioco d’azzardo. Una discussione aperta ormai da tempo in sede di Conferenza Unificata con enti locali e regioni; ma che stenta a trovare una definitiva chiusura.
Attualmente si assiste ad una confusione normativa evidente sul tema, che altro non fa che andare ad ingarbugliare ancor di più un settore che sta vivendo negli ultimi anni un boom sotto tutti i punti di vista: cresce l’offerta di gioco così come aumenta il numero dei giocatori che si avvicinano.
Fattore quest’ultimo dovuto soprattutto all’avanzata del web nel mondo del gioco d’azzardo; e che va a riguardare più il sud Italia. Una recente indagine proprio in materia di gioco d’azzardo ha evidenziato come al sud il numero dei giocatori sia in ascesa costante. Soprattutto in Campania, terza regione italiana per volume di indotto generato dal gioco d’azzardo.
Tornando alla normativa, si sta parlando di antiriciclaggio e gioco: in Parlamento è fermo un decreto legislativo attuativo di una direttiva dell’Unione Europea, che già ha ripreso l’Italia su questo tema, e che andrebbe a prevedere numerose disposizione in materia di gioco d’azzardo.
Si parla ad esempio di maggiore identificazione dei clienti e adeguata verifica da parte degli operatori del gioco, sia online che con sede fisica. In particolare, per andare ad essere certi dell’autenticità dei documenti presentati da chi richiede l’apertura di un conto gioco.
Si va poi a toccare la sfera economica, quindi si parla di una normativa per mettere in atto maggiori controlli su tutti i giocatori di casinò che giocano o vincono più di 2.000 euro. Queste operazioni dovranno, qualora la bozza del decreto diventi effettiva, essere registrate a monte dallo stesso prestatore di servizi di gioco; saranno previsti controlli a campione da parte del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza e Direzione investigativa antimafia per verificare che effettivamente gli esercenti mettano in atto tali controlli.
In sostanza tutte le operazioni dai 2.000 euro in su al casinò, tanto legate a giocate quanto ad eventuali vittorie, dovranno essere registrate dall’esercente, in attuazione a quanto prevede espressamente la quarta direttiva antiriciclaggio, andando a verificare documento di identità del giocatore. Informazioni che i gestori dovranno conservare per 10 anni in quanto passibili di controlli futuri.
Una serie di provvedimenti tesi a contrastare il fenomeno dell’illegalità legato al gioco d’azzardo per garantire alti standard di sicurezza a chiunque si avvicini a questo mondo. E quello di incrementare controlli sul comparto, tanto da parte degli esercenti quanto da parte delle autorità giudiziarie, è il primo step verso questo obiettivo.
