MARCIANISE. Fino al 23 settembre 2015 è possibile firmare, presso l’Ufficio di Segreteria del Comune di Marcianise, dal lunedì al venerdì negli orari di ufficio il Referendum abrogativo del Ddl Scuola.
Serviranno almeno 500mila firme per arrivare al referendum sulla Buona Scuola. Anche Marcianise quindi come gli altri comuni della Provincia e del territorio regionale e nazionale si è organizzata per questa raccolta firme proposta e voluta da molti cittadini, insegnanti e non che singolarmente o in comitati stanno invocando e invogliando tutti al raggiungimento della soglia minima, basterà infatti sostenere la causa con una firma. Il comitato nazionale ‘Leadership alla Scuola’, che nei giorni scorsi ha depositato in Cassazione il quesito referendario per l’abolizione della riforma Renzi della scuola, sta inviando moduli a tutti i Comuni d’Italia e diramando appelli per sollecitare l’adesione alle ragioni del referendum. Il comitato si propone di raccogliere 500mila firme necessarie entro il 20 settembre con l’obiettivo di raggiungere il quorum a maggio del 2016 quando ‘probabilmente gli italiani saranno chiamati a votare per l’abolizione del Senato e per la riforma elettorale’. «Raggiungere entro il 20 settembre le 500 mila firme è possibile – dicono dal Comitato referendario –anzi contiamo di superarlo ampiamente, se si considerano le adesioni registrate allo sciopero del 5 maggio: il personale della scuola ha pagato di tasca propria, dai 60 ai 100 euro, la manifestazione di dissenso mentre apporre una firma presso il proprio Comune di residenza non costa nulla. In soli 10 giorni si sono registrati al comitato oltre 100 mila firmatari promotori e 100 referenti da tutte le regioni d’Italia». Sono partiti in 14: si sono moltiplicati durante le manifestazioni di protesta contro la riforma. E ora si organizzano per raggiungere l’obiettivo finale. Sono insegnanti, collaboratori scolastici, personale Ata, i protagonisti della raccolta firme per il referendum abrogativo contro la Buona Scuola. Affinché il referendum sia valido, occorrono 500 mila firme, e la loro raccolta è iniziata il 20 luglio anche sfruttando le moderne tecnologie, e in particolare i social network come Facebook e il famoso programma di messaggistica Whatsapp. Al fine di allargare la diffusione del movimento referendario, il comitato ha inviato materiale specifico alle segreterie provinciali e regionali dei sindacati del settore scolastico e alle Rsu, chiedendo un impegno comune per il cambiamento.