MADDALONI. Negli ultimi quattro anni, a Maddaloni, sono cambiate tante cose: lo specchio della città, le sue prospettive, i suoi reali bisogni. Con essi, è cambiato il nostro modo di concepire l’impegno politico, anche rispetto al recente passato.
Oggi, con Maddaloni nel Cuore, abbiamo deciso di mettere a nudo le nostre competenze confrontandoci tra la gente; ascoltando necessità, problematiche, consigli e visioni. Abbiamo scelto di farlo tramite delle Assemblee, capaci di restituire un senso democratico ad un paese martoriato da una classe dirigente incapace e colpevole di non aver mai discusso su problemi di comune interesse, tantomeno assunto decisioni intente a perseguirlo. La vergogna e lo sdegno riscontrati nel primo incontro all’ex Macello di via Napoli, sono solo alcune delle voci che in questi anni, molti, hanno fatto finta di non sentire, che non esistessero voltandogli le spalle. Noi rispetto a quei signori abbiamo un difetto: diciamo le cose in cui crediamo e soprattutto quelle che crediamo di fare. Noi non ci siamo messi insieme per convenienza, per i voti, per le poltrone, per i gettoni in commissione. Nessuno di noi fa questo dalla mattina alla sera, nessuno è politico di professione. Ma in una crisi di rappresentanza dei partiti, siamo senz'altro l’occasione di mettere un punto rispetto ad un’esigenza che non ha connotazioni politiche. La vera missione che intendiamo perseguire non è quella dei più, con alleanze, rapporti fittizi e subdoli schieramenti. Quello che vogliamo è che questa città sia governata da persone perbene, capaci e competenti.
