SANTA MARIA CAPUA VETERE. Stamattina la Dott.ssa Assunta Amelio - a seguito della nota presentata in consiglio comunale dai componenti del gruppo - mi ha portato a conoscenza della volontà di comunicare nelle prossime ore all’On. Luigi Bosco, riferimento politico di Campania Libera in provincia di Caserta, la disponibilità a lasciare il mandato di assessore e vice sindaco, rimettendosi alla decisione di chi l’aveva individuata in seno alla giunta a seguito delle elezioni.

Intendo manifestare il più vivo apprezzamento per il comportamento tenuto dalla Dott.ssa Amelio, la quale ancora una volta dimostra un grande senso e rispetto delle istituzioni; in attesa delle future determinazioni a Lei va il mio quotidiano e sincero ringraziamento per il grande impegno che sta profondendo e per i risultati raggiunti in tutte le deleghe attribuitele, in particolare nel difficile compito di portare, finalmente, ad un sistema di legalità ed economicità il patrimonio comunale, avendo come unica bussola un alto senso etico del ruolo, perfettamente inteso ed apprezzato da tanti.

Alla luce della nota presentata in consiglio dai tre consiglieri comunali del gruppo ho il dovere di segnalare agli stessi, a tutela di tutta la restante parte della maggioranza consiliare e della giunta, che sin dall’inizio del mandato si sta lavorando con “vivace dinamismo”, con tutte le energie possibili e nel pieno rispetto del mandato conferitoci dagli elettori su tutte le gravi emergenze amministrative che abbiamo trovato e che sono ben note agli stessi tre consiglieri. Tentare di coinvolgere l’intera maggioranza nella dinamica meramente interna rappresentata dalla volontà di avvicendare l’assessore designato dopo le recenti elezioni in un momento così delicato quale quello dell’approvazione del bilancio, strumento indispensabile per assicurare ai cittadini tutti i servizi necessari ed indispensabili, nonché il complessivo linguaggio utilizzato nella nota depositata rappresentano strumenti di una politica che avevamo promesso agli elettori di lasciarci alle spalle per pensare concretamente al bene della città provando a portarla in una normalità amministrativa con tutte le nostre energie; l’ovvietà della circostanza che tale lavoro (svolto in questi mesi in costante presenza delle citate dinamiche interne di gruppo, puntualmente riportate dagli organi di stampa locale) all’inizio costasse sacrifici e risultati poco visibili all’esterno non poteva e doveva sfuggire a nessuno.

Mi vedo costretto a ricordare che dal mio personale punto di vista il vincolo della solidarietà, naturale appendice di un’alleanza politica, trova la sua applicazione in modo naturale soprattutto nelle difficoltà e non necessita di continui riconoscimenti e reciproci “atti” di fiducia. Mi corre inoltre l’obbligo di precisare che mai sono stati chiesti né ai tre firmatari né a chiunque “voti acriticamente solidali” in quanto tutte le decisioni finora adottate in consiglio ed in giunta sono state precedute da costruttive riunioni dell’intera compagine consiliare, laddove tutti e costantemente hanno esercitato una “assoluta autonomia di giudizio”.

Riteniamo di non condividere la nota presentata, nel linguaggio, nella tempistica e nella scelta del luogo istituzionale nel quale inopportunamente è stata riversata una dinamica solo interna. Unitamente alle altre componenti della maggioranza, dalla lettura della citata nota, rileviamo la volontà manifestata dai tre consiglieri firmatari di intraprendere autonomamente un percorso che li porta a liberarsi dal vincolo di maggioranza e ad individuare una loro autonoma azione politica. Attendiamo le loro proposte e le loro decisioni sulle singole questioni che saranno poste all’attenzione del Consiglio, a partire dal prossimo bilancio di previsione alla cui predisposizione hanno recentemente fornito un rilevante contributo di proposte unitamente all’assessore di riferimento; siamo rammaricati per questa volontà di operare un distinguo all'interno della maggioranza espressa dai tre consiglieri firmatari, anche e soprattutto alla luce di un percorso ed un lavoro con loro condiviso che non dovrebbe essere disperso per seguire una visione superata della politica, incompatibile con l'attuale situazione sociale e con una nuova e rivoluzionata domanda di linguaggio, di metodo e di risposte amministrative che ci arriva da un mutato contesto sociale e da una cittadinanza alla quale sentiamo quotidianamente l’assoluto dovere di dare risposte in considerazione della grande fiducia accordataci.

IL SINDACO ANTONIO MIRRA