SANTA MARIA CAPUA VETERE. Francesco Fiore, classe 1982, geometra, è nel Partito democratico fin dalla sua fondazione, prima come esponente dei Gd, la formazione giovanile e poi quale responsabile organizzativo del circolo. Oggi ricopre la carica di Tesoriere; è a tutti gli effetti il numero due del Pd sammaritano, ed il vero delfino del coordinatore cittadino Maurizio Capitelli, riscuotendo la fiducia e la stima sia degli esponenti istituzionali che di tutti gli iscritti.
Fiore nella sua qualità di tesoriere e dirigente organizzativo del Partito democratico del circolo di Santa Maria Capua Vetere ha gestito la campagna adesione 2016, un tesseramento che arriva all’indomani della sconfitta elettorale alle Amministrative, come è andata?
«Il tesseramento è stato un vero successo, quantitativo e qualitativo. Il processo di rinnovamento iniziato con le ultime elezioni amministrative, che ha visto il nostro circolo raccogliere poco meno di 3.000 voti, nonostante non abbia visto la nostra proposta prevalere, ha premiato un lavoro di rinnovamento e di apertura alla società civile. Questo indiscutibile risultato conferma il Partito democratico sammaritano fra i maggiori della nostra provincia, superiore a realtà che hanno visto la vittoria del centrosinistra, e comunque l’unico vero partito politico in città.
I numeri ?
«Ci sono stati in totale 205 iscritti a fronte dei 190 circa dell'anno scorso di cui circa il 50% di nuovi tesserati, devo dire che sono molto soddisfatto per come si sono svolte queste giornate di tesseramento, è stato un momento di grande partecipazione. La raccolta adesione in piazza, tra la gente, è stato un momento di vera ed autentica democrazia, e le presenze al gazebo sono state numerose ed entusiaste. Il percorso è tracciato ‘coinvolgimento e condivisione’. Il Partito democratico dimostra una forte vitalità in città che attrae concittadini con voglia di partecipare ed impegnarsi nelle attività di partito, non ultimo l’incontro con il ministro Andrea Orlando per la presentazione della sua mozione congressuale. Ci aspettiamo a breve le date per le presenze di Matteo Renzi e Michele Emiliano».
Abbiamo notato che ci sono molti iscritti giovani.
«Si, una bella novità circa 90 under 30 sono entrati nella nostra organizzazione giovanile i Giovani democratici. La partecipazione dei giovani mi fa pensare che l’impegno politico a Santa Maria Capua Vetere, nonostante il populismo imperante, è ancora molto sentito e molte ragazze e ragazzi hanno voglia di partecipare e di approfondire i temi del sociale, linfa nuova che porterà sicuramente entusiasmo ed iniziativa».
Alcuni esponenti politici sammaritani non hanno rinnovato la loro adesione al Partitto democratico, come commenta questa evidenza?
«La storia personale dei singoli non ci appartiene, chi sceglie di non fare parte più del Pd è perché non condivide più i valori e gli ideali della nostra comunità, del resto non si può essere democratici ad intermittenza o secondo le circostanze. Resta la perplessità di vedere ex esponenti di questo partito uscire con pseudointerviste sulle dinamiche interne della nostra sezione, mi chiedo il perché di questo interesse, la rappresentanza e la discussione del circolo cittadino del partito democratico appartiene esclusivamente ai suoi iscritti ed ai suoi elettori, coloro che non sono tali farebbero bene a stare a stare zitti ed evitare di coprirsi di ridicolo. Il Partito democratico lo fanno coloro che hanno il coraggio e l’orgoglio di definirsi democratiche e democratici, palesando e difendendo la propria testimonianza, diversamente gli elettori non capiscono e ci puniscono, direi giustamente. La sezione è comunque sempre aperta a tutti coloro che voglio contribuire in maniera onesta, autentica e trasparente alla crescita della città e del circolo».
La Federazione Provinciale è commissariata, quale è la sua posizione?
«Oggi la Federazione è guidata con poteri commissariali dal senatore Mirabelli, la cui provenienza milanese ne fa un poco conoscitore del territorio e della comunità di Terra di Lavoro, il suo affidarsi quasi esclusivamente agli esponenti istituzionali provinciali non ha fatto altro che aumentare quello scollamento tra il partito e la gente, talvolta addirittura accreditando soggetti fuori dal partito o di recente accatto. Non condivido il trasversalismo di Mirabelli che ha generato nei nostri iscritti e nei nostri elettori perplessità e riserve, un operato molto discutibile. Il Pd per sua natura non è il partito degli eletti o delle élite, la nostra grande tradizione popolare e socialista vuole che siamo il partito del territorio, dei circoli, dei direttivi, degli attacchini, del facciamoci quattro pizze e restiamo insieme in sezione; l’atteggiamento di autosufficienze ed auto legittimazione dimostrata da Mirabelli nelle note vicende degli enti di gestione senza avere in nessun conto e rispetto il livello dei circoli, ha generato negli attivisti critica e disaffezione, e credo che lo pagheremo anche in termini di consenso elettorale».
Cosa pensa della nuova amministrazione?
«Ovviamente sarei stato molto più felice e contento di avere un sindaco del Partito democratico, il nostro candidato Umberto Pappadia sarebbe stato il sindaco di cui questa città ha bisogno, insieme ed intorno a lui il partito ha elaborato il programma e costruito le liste, formate da 48 candidati tutti unici e speciali, donne ed uomini la cui moralità, etica ed impegno per la nostra Santa Maria avrebbero segnato una importante svolta, lo testimoniano le singole preferenze ottenute, la media più alta di tutta la consultazione elettorale, i numeri devono pur significare qualcosa. Oltre al nostro candidato sindaco Umberto Pappadia siede in consiglio comunale Francesco Rosario Di Nardo, proveniente dalle file dei Giovani democratici, il cui impegno e passione è una costante della sua testimonianza».
Il futuro del Partito Democratico in città?
«Il Partito democratico è all’opposizione della attuale amministrazione comunale, è all’opposizione non in maniera strumentale ma perché abbiamo un nostro programma per Santa Maria Capua Vetere, illustrato in numerosi incontri durante la campagna elettorale, il programma di questa amministrazione resta ancora un mistero, ci auguriamo che non voglia a tirare a campare e vivere di slogan per i prossimi quattro anni sarebbe un danno per la città e per i cittadini. Non penso proprio che ci siano le condizioni ed i presupposti per una nostra collaborazione con l’attuale maggioranza, peraltro i nostri consiglieri comunali danno il loro contributo di idee e proposte già nelle commissioni consiliari dove siamo presenti ed i nostri interventi in consiglio comunale sono gli unici degni di nota. Il ruolo di opposizione è fondamentale e pregnante per la democrazia e di grande responsabilità, d’altronde di vera opposizione in città ci siamo solo noi, questo sembra sia chiaro a tutti».
Il suo futuro?
«Per ora sono soddisfatto del mio impegno ed il tempo che dedico alla politica è già tanto, io con la politica non ci campo, per il futuro sono a diposizione del circolo e degli amici con cui sto facendo questo fantastico percorso».
