CASERTA. Avvocato Cerreto, oggi prima uscita ufficiale per il Movimento nazionale per la Sovranità popolare dopo la sua costituzione, con la manifestazione di Roma. Cosa vi aspettate?

«Il nostro obiettivo è quello di portare in piazza diecimila persone. Ci saranno ben quattro pullman che partiranno dalla Campania, uno da Caserta. L’appuntamento di sabato per noi riveste un’importanza straordinaria, dal momento che, in Campidoglio, si celebrano i sessant’anni dalla firma dei trattati di Roma. Siamo, ovviamente, di fronte ad un falso storico che, con la nostra presenza in piazza, vogliamo sottolineare. L’Europa del trattato non è quella attuale, dove tutti gli stati sono in sofferenza e dove persone che non elegge nessuno decidono sul futuro del nostro paese, stabiliscono che i sindaci non possono sforare il patto di stabilità, che non si possono dare contributi ad aziende come la Firema, pena sanzioni. Noi, a queste condizioni, ovviamente non ci siamo. Riteniamo che la risposta a questo modello di Europa sia il sovranismo con gli stati che devono riprendersi la loro autonomia. L’Inghilterra già l’ha fatto, la Francia si appresta a farlo. Perfino in Germania si affronta l’argomento... ».

Non crede che la sua sia una visione troppo pessimistica rispetto al ruolo dell’Europa?

«Purtroppo, l’Europa di oggi vede uno stato predominare, la Germania, ed altri soccombere. L’esempio della Grecia, non è un caso isolato. Basta vedere le condizioni dell’Italia... Ma, voglio fare un esempio per far capire a che cosa andiamo incontro, già nella nostra città. Con la Bolkestein, molto presto, per legge, l’area del mercato dovrà essere messa a gara: e chi ci dice che non saranno i cinesi a vincerla con gli ambulanti che, sino ad oggi hanno regolarmente pagato le tasse, saranno costretti ad andare via... Cosa faranno queste persone?».

Come procede il processo di radicamento del suo partito in provincia di Caserta?

«Non nascondo che non si tratta di un’operazione semplice. Quando un partito nasce da zero, soprattutto in un territorio in cui la politica, per larga parte, è solo posizionamento personale, risulta difficile trovare molte persone disposte a lavorare per il consolidamento del progetto. Abbiamo, comunque, aperto tre circoli a Caserta, San Cipriano e Marcianise, e abbiamo registrato tantissime adesioni importante negli altri comuni. Noi non andiamo ad elemosinare consensi tra gli eletti nei consigli comunali, ma cerchiamo di aprire dei ragionamenti con chi ha voglia di impegnarsi su un progetto. Abbiamo, comunque, dei ragionamenti aperti con alcuni consiglieri comunali di Caserta».

Si avvicinano le amministrative, come vi state muovendo?

«Per noi il Comune più importante dove si vota è sicuramente Maddaloni dove siamo impegnati al fianco del candidato sindaco Gigi Bove le cui idee sono, sicuramente, condivise dal nostro movimento. Del resto la sua storia personale è chiara. A Mondragone guardiamo con interesse il candidato Virgilio Pacifico, anche perché riteniamo improponibile il patto tra Pd e Forza Italia. Attendiamo di incontrare Pacifico attraverso nostri militanti che hanno aderito alla lista civica Mondragone bene comune per aprire un confronto con lui».

Storace-Alemanno, non teme che il Movimento possa rivelarsi un’operazione nostalgia?

«Non dobbiamo difendere il passato, ma dobbiamo riprenderci il futuro. Non è un caso che nel simbolo non c’è alcun riferimento alla Destra. La sfida di oggi è legata al Sovranismo e alla battaglia che c’è con questo modello europeista fallimentare. Questo tipo di confronto può portare anche al ribaltamento degli schemi classici ai quali siamo abituati nella contrapposizione tra Popolo delle libertà e centrosinistra. Pezzi di Forza Italia possono trovarsi con Renzi, così come pezzi della Sinistra possono essere nostri alleati in questa battaglia che monopolizzerà il dibattito politico dei prossimi dieci anni. Del resto è già successo con il referendum costituzionale che la Destra ha condiviso la battaglia con la sinistra sindacale... Se si celebrerà, saremmo sicuramente sulla posizione della Cgil sulla questione dei voucher. Il pensiero del filosofo Diego Fusaro, che non è certamento uomo di destra, sposa la linea sovranista... ».

Un giudizio sull’amministrazione Marino?

«Un fallimento. In undici mesi ci ha fatto rimpiangere quello che non ci saremo mai immaginati di dover rimpiangere... Siamo di fronte al consiglio comunale più scadente degli ultimi quarant’anni dove non emerge alcuna idea per Caserta. Marino, notoriamente amico di Renzi e degli attuali governanti, non è stato in grado di portare a Caserta un solo evento tra i quaranta che sono stati organizzati per i sessant’anni dei patti di Roma e per il G7 nonostante abbiamo una sede come la Reggia che potrebbe tranquillamente ospitare manifestazioni del genere».